No Gronda
30Giu/110

Dalla Valle che resiste e non si arrende

Appello per la manifestazione nazionale del 3 luglio

Il coordinamento dei comitati No Tav riunito a Bussoleno il 29 Giugno indice per domenica 3 luglio dalle ore 9.00 una manifestazione di carattere nazionale in seguito allo sgombero del presidio della Maddalena.

La manifestazione avrà carattere popolare con l’obbiettivo di assediare le zone di accesso alla Maddalena occupate illegittimamente dalle forze di polizia e dalle ditte incaricate di costruire un immenso campo militare, e non un cantiere, distruggendo il territorio senza alcuna considerazione per l’ambiente, la storia e la civiltà della nostra Valle.

Saremo un popolo in movimento, pacifico e determinato per difendere i beni comuni, la nostra terra e il futuro di tutti e tutte.

Non siamo mai stati un movimento Nimby. La solidarietà di questi giorni ci dice che combattiamo una lotta che riguarda tutti. Per questo invitiamo, quanti hanno a cuore la democrazia del nostro paese, chi ancora ha coraggio d’indignarsi, a partecipare all’assedio.

No TAV! No mafia! No alla militarizzazione!

Si al rispettodella Valle! Si alla volontà di riscatto di tutta l’Italia!

Il coordinamento dei comitati delle Valli No Tav

Bussoleno, 29 giugno 2011

27Giu/110

Presidio a sostegno degli amici del NOTAV

Presidio per solidarietà ai NOTAV


Visualizzazione ingrandita della mappa

Martedì 28 giugno 2011 alle ore  18.00 a GENOVA Davanti alla Prefettura - Largo E. Lanfranco

Presidio di solidarietà per la popolazione della Valle di Susa, a cui lo stato sta cercando di imporre con la forza un'opera ingiusta e devastante.
27Giu/110

NO TAV

A chi credereste tra:

·        Quei politici che impegnati con corti e cortigiane si sono mangiati le risorse dell’Italia in questi anni.

·        Quei politici che dicono che: per fare opere faraoniche e inutili i soldi ci sono sempre ma per realizzare ospedali, scuole trasporto pubblico c’è la crisi.

·        Quei politici che sono costantemente in mezzo a scandali e intercettazioni.

·        Quei politici che guadagnano in un mese quello che una persona comune guadagna in un anno e poi si presentano nei luoghi istituzionali 1 volta al mese.

·        Quei politici che hanno aiutato le banche perché c’era la crisi, ma che non hanno aiutato i commercianti in crisi a mandare avanti il negozio pagando i fornitori, i lavoratori disoccupati a mantenere i mutui.

·        Quei politici che non rinunciano a nessun privilegio economico o di altro genere.

·        Quei politici che guarda caso nelle intercettazioni non gliene va giusta una.

·        Quei politici che cambiando livrea come gli insetti ci hanno governato in questi ultimi 40 anni ma sembra che la colpa di tutto sia nostra: perché ci ostiniamo a vivere a lungo, perché caparbiamente proviamo a lavorare finché possiamo, perché dopo 40 anni di lavoro aspireremmo a provare a dedicare gli ultimi anni ad altro, perché ci ammaliamo troppo e vorremmo anche essere curati (al di là di quanti soldi abbiamo o di che conoscenze portiamo), perché vorremmo che ci fosse un posto a scuola (in una buona scuola) garantito per tutti.

e tra chi:

·        Sacrifica tempo in famiglia per difendere dallo sfruttamento i propri territori.

·        Non prende una lira da anni di lotta ma spesso ce ne perde.

·        Accoglie chiunque si presenti nella propria valle come un cittadino del mondo di cui facciamo tutti parte.

·        È disposto a rischiare in proprio per difendere il bene comune.

·        Comunque vada la lotta sarà un po’ più povero ed un po’ più stanco.

·        Lotta in prima persona e non mandando avanti lavoratori come noi, pagati da noi, ad aprire con la forza la strada.

I primi li conosciamo, i secondo sono i No TAV della Val di Susa: noi li abbiamo conosciuti e li sosteniamo.

perché come dice Guccini: “Delle cinque anatre partite verso sud forse una soltanto vedremo arrivare ma quel suo volo certo vuole dire che bisognava volare... che bisognava volare...”.

Coordinamento Comitati No Gronda Valpolcevera
Movimento 5 Stelle Genova
Comitato Acqua Pubblica Genova

22Giu/110

Convegno a palazzo Ducale del 20 giugno

I comitati contrari alla realizzazione della gronda autostradale di ponente sono intervenuti, lunedì 20 giugno a Palazzo Ducale, in occasione del convegno sul tema "Genova e la Liguria, un territorio congestionato ed isolato via terra, cielo e mare: fino a quando?" organizzato dalla fondazione presieduta dal ministro Altero Matteoli al quale sono intervenuti anche Mauro Moretti,  amministratore delegato delle Ferrovie; Luigi Merlo presidente dell’Autorità portuale; Fabio Cerchiai, presidente di Autostrade per l’Italia (assente..); Pietro Ciucci, presidente dell’Anas; Vito Riggio, presidente Enac; Michele Troilo, professore ordinario di Architettura dei Trasporti. Donatella Mascia.

I comitati hanno mostrato striscioni e bandiere e consegnato ai vari rappresentanti una brochure informativa sulla gronda autostradale, dove si evidenziano le VERE conclusioni del Dibattito Pubblico.

Alcuni rappresentanti hanno inoltre avuto modo di parlare con il ministro Matteoli che ha dato disponibilità a ospitare una delegazione al ministero.

Inutile dire che le motivazioni portate da chi vuole distruggere il territorio ligure,  quello che presenta, nella nazione, il maggior indice tra superficie ricoperta da strade/superficie totale, sono le solite "bufale": la necessità di fare strade per far muovere l'economia e costruire supergallerie di valico per il passaggio delle merci, al fine di creare posti di lavoro.

Tralasciando l'attuale crisi economica, che ha messo fortemente in dubbio tutte le ipotesi di crescita dei mercati occidentali, ricordiamo che attualmente meno del 10% delle merci viaggia su ferro, e sarebbe sufficiente spostare su rotaia una percentuale del 30-40%, cosa possibile già con le attuali linee ferroviarie, con una integrazione di appena 2,4 km (connessione Borzoli-Fegino), per dare fiato all'attività del nostro porto, liberando dal traffico dei tir strade e autostrade.

Potenziando il trasporto ferroviario locale e realizzando su rotaia l'estensione della rete metropolitana, tramite linee di "superficie" fino a Voltri e fino a Pontedecimo, si andrebbe inoltre a togliere dal traffico una forte quantità di mezzi privati, agevolando il traffico cittadino e soprattutto migliorando la qualità della vita dei genovesi.

E il tutto con circa un decimo di quanto previsto per la spesa della gronda.

Coordinamento Comitati Antigronda

13Giu/110

Grande successo dei referendum sull’acqua a Genova

COMUNICATO STAMPA 

Genova, 13 giugno ore 11.30

A votazioni ancora in corso il comitato "2 Sì per l'acqua bene comune" di Genova esprime già grande soddisfazione per lo storico risultato che si sta profilando, in particolare in provincia di Genova (media votanti superiore alla media nazionale di 5 punti).

Dalle nostre rilevazioni campione l'affluenza alle ore 11 di lunedì è circa il 57%. Attendiamo trepidanti i risultati finali e per farlo tutti insieme ci vedremo a Piazza De Ferrari, dalla chiusura dei seggi in poi.

Comunque vada il comitato è soddisfatto del risultato raggiunto, frutto del lavoro di un anno e mezzo di mobilitazione dei volontari, in mezzo alla gente, con eventi e incontri, che hanno risvegliato i cittadini in una gara di partecipazione civica senza precedenti.

Stiamo scrivendo una nuova Politica, con la P maiuscola, fuori dai partiti tradizionali, con le persone, attraverso tematiche che uniscono, senza colori, come l'acqua che è trasparente. La maggioranza assoluta degli italiani si è espressa a favore dell'acqua pubblica. Il referendum serve a bloccare l'avanzamento delle privatizzazioni, è quindi solo l'inizio del percorso attraverso il quale vogliamo riportare alla gestione pubblica anche le realtà già privatizzate. Continueremo a lavorare per questo, forti del risultato e di tutte le persone che si sono unite a noi.

Alla festa di stasera chiediamo di non portare bandiere di partito, ma solo quelle dell'acqua.

Grazie a tutti

Silvia Parodi, Pino Cosentino, comitato "2 Sì per l'acqua bene comune" di Genova

9Giu/110

Incontro pubblico

Sabat0 18 giugno 2011 ore 10.00
Aula Consiglio Provinciale
Piazza Mazzini, 2 Genova

INCONTRO PUBBLICO
Presentazione del numero speciale di Verde Ambiente su

GRONDA DI PONENTE
Storia di un progetto

Intervengono
Sen. Guido Pollice
Avv. Prof. Daniele Granara
Cons. Angelo Spanò

Saranno presenti i Comitati
"NO GRONDA" DEL PONENTE E
DELLA VALPOLCEVERA

9Giu/110

Domenica e lunedi’ SI vota

Siamo arrivati ai fatidici giorni del referendum.

Quello dell'acqua, del nucleare, ma anche del legittimo impedimento.

Il referendum al quale, insieme ai tanti gruppi di persone, comitati, associazioni di cittadini, abbiamo deciso di dire: SI.

E diremo SI 4 volte, uno per ogni scheda.

Abbiamo visto, in questo ultimo periodo, nascere ovunque manifestazioni, eventi, occasioni di informazione. Quasi sempre nati dal basso, dai cittadini che, oggi, hanno compreso l'importanza di questo referendum.

Stanchi di una politica troppo spesso “chiassosa” ed “inefficace”, assopiti da tante parole troppo spesso prive di reali contenuti, si sono come risvegliati, al suono d'allarme che stava suonando.

E noi vogliamo ringraziare chi, quel suono di allarme, ha iniziato a farlo suonare e chi, con costanza e sacrificio, si è adoperato per smuovere le persone, per informarle, per fare in modo che tutti venissero a conoscenza di quello che stiamo rischiando con la privatizzazione dell'acqua e con il ritorno al nucleare.

Vogliamo dire un enorme “grazie” ai comitati promotori, al gruppo di persone che a Genova, come in tutta Italia, si sono mosse per sensibilizzarci sull'argomento.

Grazie, perchè siete riusciti a farci comprendere quanto sia importante partecipare a questa votazione.

Grazie, perchè i nostri orizzonti, fermi alla lotta per difendere i nostri territori, si sono allargati per la difesa di un bene, l'acqua, che non ha confini.

Da oggi, per merito anche vostro, la nostra consapevolezza, come quella di molti altri italiani, è cresciuta. E questo è un fatto molto importante perchè costituisce il presupposto per un “risveglio” del nostro paese, in grado di cambiare realmente il nostro futuro.

Grazie, ancora.

Coordinamento Comitati noGronda
Gruppo Meet Up “Storico”

8Giu/110

Appello per la democrazia e il rispetto della legalita’ in Val di Susa

Dal sito http://www.notavtorino.org/

Premessa
In questi giorni la Val di Susa sta vivendo momenti di tensione che ricordano quelli dell’autunno 2005 quando fu usata la forza per imporre l’apertura di un cantiere in vista della realizzazione del TAV Torino-Lione. Da allora nessun cantiere è stato aperto ma le promesse di governi di diverso colore di aprire un dialogo e un confronto con le istituzioni locali si sono dimostrate un inganno e le amministrazioni democraticamente elette, critiche sulla realizzazione della grande opera, non sono state riconosciute dal governo quali interlocutori affidabili e sono state estromesse dai tavoli di confronto.

Decine di migliaia di persone chiedono semplicemente di essere ascoltate, chiedono un confronto vero, pretendono che alle loro ragioni - scientificamente documentate - si risponda entrando nel merito. In cambio ricevono insulti e l’accusa di voler difendere il loro piccolo cortile, di volersi opporre al progresso, di non rispettare le regole: slogan e accuse infondate in risposta ad argomenti seri, a pratiche di protesta pacifica, all’utilizzo rigoroso di ogni spazio previsto da leggi e procedure.
L’opposizione al TAV Torino-Lione è diventata in questi anni un esempio di partecipazione democratica dal basso, di democrazia vera, di resistenza all’illegalità ed al sopruso in difesa dei beni comuni: un’opposizione popolare che può contare sul sostegno della comunità montana e di ben 24 consigli comunali.

Viceversa il governo e le potenti lobby che governano l’economia e la finanza, con l’appoggio di partiti di maggioranza e minoranza, non hanno esitato a stravolgere procedure, infrangere leggi e ingannare l’Unione Europea pur di assicurarsi un grande business da cui anche la grande criminalità organizzata e le mafie contano di trarre profitto. Hanno scatenato una grande campagna mediatica per nascondere le dimensioni e le ragioni dell’opposizione, per screditare il movimento notav presentandolo come covo di estremisti e sovversivi: la criminalizzazione del dissenso è un’arma micidiale a cui ricorre solo chi disprezza il confronto democratico e le regole condivise.

Oggi, fallito ogni tentativo di comprare il consenso e la benevolenza di cittadini e sindaci, il governo sta preparando una nuova prova di forza: il Prefetto assicura che “sarà il Questore a decidere tempi e modi” per installare il primo cantiere. E mentre la campagna di disinformazione si intensifica rispuntano le intimidazioni mafiose e le provocazioni che si ripetono puntuali dal 2005 ad oggi, dagli incendi dolosi dei presidi notav alle buste con le pallottole. In nessun caso indagini serie hanno portato a individuare i responsabili, ogni volta il movimento notav ha denunciato la natura mafiosa di tali gesti, ha riaffermato e rivendicato con orgoglio il carattere pacifico della propria lotta, ha invitato a cercare esecutori e mandanti tra chi ha interesse ad avviare i cantieri.

Se questo è il quadro non possiamo rimanere indifferenti, non possiamo rimanere in silenzio e ci rivolgiamo a singoli cittadini, associazioni, sindacati, movimenti, esponenti del mondo della cultura affinché si uniscano a noi in questo appello.

Appello per la democrazia e il rispetto della legalità in Val di Susa

Come singoli cittadini, associazioni, sindacati, movimenti, esponenti del mondo della cultura:

  • rifiutiamo l’idea che la realizzazione di una grande opera possa ridursi ad un problema di ordine pubblico
  • condanniamo senza riserve l’invito ad usare la forza e a militarizzare il territorio lanciato nei giorni scorsi da rappresentanti del popolo eletti in Parlamento, da alcuni partiti e da alcune associazioni di imprenditori
  • denunciamo il disprezzo delle più elementari regole della democrazia e pretendiamo dal governo il rispetto della legalità, il rispetto dei diritti dei cittadini, il rispetto nei confronti della amministrazioni locali democraticamente elette
  • respingiamo il ricatto e le strumentalizzazioni secondo cui chi si oppone al TAV non difende il lavoro: al contrario la realizzazione di questa grande opera inutile penalizzerebbe pesantemente le economie locali in cambio di pochi posti di lavorio precario e privo di tutele e di diritti, mentre un diverso utilizzo delle risorse pubbliche creerebbe numerose opportunità di nuova occupazione
  • le ragioni di chi si oppone a questa grande opera inutile, devastante, che sottrarrebbe enormi risorse economiche ai servizi pubblici di tutto il paese sono le nostra ragioni: non ci rassegniamo all’idea che il nostro futuro possa essere deciso da quell’intreccio perverso tra politica, affari e criminalità organizzata che governa ampie aree del nostro paese e inquina la nostra società.

Il nostro riferimento continua ad essere la Costituzione, quella Costituzione nata dalla Resistenza e oggi troppo spesso violentata. Per queste ragioni esprimiamo la nostra solidarietà alla resistenza notav e ci impegniamo a sostenerla concretamente.

Torino, 7 Giugno 2011

Aderisci all'appello

5Giu/110

Il 12 e 13 giugno potete anche andare al mare, ma solo dopo aver votato

5Giu/110

Referendum, ok dalla Cassazione si votera’ anche sul nucleare

ROMA - Si voterà il referendum sul nucleare. La Corte di Cassazione ha accolto le ragioni avanzate in un ricorso presentato dall'Italia dei Valori e sostenuto anche dal Pd e in una una memoria del Wwf che chiedevano di trasferire il quesito sulle nuove norme appena votate nel decreto legge omnibus : quindi la richiesta di abrogazione rimane la stessa, ma invece di applicarsi alla precedente legge si applicherà appunto alle nuove norme sulla produzione di energia nucleare (art. 5 commi 1 e 8). La decisione è stata presa a maggioranza dal collegio dell'Ufficio Centrale per il referendum della Cassazione, presieduto dal giudice Antonio Elefante. (da Repubblica.it)