No Gronda
28Nov/130

L’Osservatorio che “non osserva” e che non serve

Da mesi assistiamo a prese di posizione provenienti da più fronti sull'argomento "Gronda di Ponente", spesso ideologiche, pretestuose o che mal celano finalità vicine più ai giochi della politica che ai bisogni dei cittadini.

Dossier spariti, rapporti di traffico insabbiati, richieste di convocazione anticipata della Conferenza dei Servizi inutili in quanto non previste dalla legge, ritardi inspiegabili sulle procedure ministeriali, sono solo alcune aberrazioni di una vicenda che di chiaro ha solo la volontà di far girare un bel mucchio di soldi il più velocemente possibile. In questo marasma generale di voci ed esternazioni, ove ciascuno ha facoltà di dire qualsiasi cosa sulla Gronda e conseguentemente ha l'onore dell'attenzione dei media - specialmente quando ci si schiera a favore della costruzione - ravvisiamo quale cifra costante la totale assenza di contenuti utili alla corretta informazione dei cittadini sui dati reali, sulle criticità e sull'impatto che tale opera avrà sull'ambiente e sulla loro qualità della vita.
Si esternano posizioni ideologiche, spesso prive di concretezza o di fondamenti tecnici, solo per far presa sull'opinione pubblica, manipolandone le paure o agendo sulle preoccupazioni della gente.

In questo contesto, vogliamo denunciare la totale assurdità ed inutilità rappresentata dall'istituzione dell'Osservatorio sulla Gronda di Ponente - l'organo composto da rappresentanti dei cittadini e delle istituzioni che avrebbe dovuto vigilare sull'iter del progetto "Gronda" e, poi, sulla sua costruzione - i cui 10 rappresentanti popolari sono stati eletti, nel 2010, dall'1% dei votanti aventi diritto.
Ebbene, questo organo, le cui finalità sono state stabilite al termine del Dibattito Pubblico e scritte a chiare lettere nella relazione conclusiva dello stesso, non si riunisce oramai da un anno mentre dovrebbe farlo ogni tre mesi.

7Dic/100

Genova, osservatorio gronda: il consiglio comunale elegge Costa (Pdl), Rifondazione accusa il Pd

Da www.genova24.it

Genova. Non si placano le polemiche sull’Osservatorio per la Gronda di Ponente. Dopo la scarsissima affluenza alle urne, oggi il consiglio comunale ha eletto il suo rappresentante: è Beppe Costa, consigliere Pdl, contrariamente alla possibilità paventata di eleggere un membro del Gruppo Misto. Dura e immediata la reazione di Rifondazione Comunista: “L’accordo tra Pd e Pdl – scrive in una nota il capogruppo Antonio Bruno – che ha permesso di eleggere il forzista Beppe Costa nell’Osservatorio sulla Gronda, è una sorta di dichiarazione di ostilità verso le popolazioni del ponente che si oppongono all’infrastruttura.

Se l’Osservatorio fosse fatto per osservare avrebbe bisogno di essere composto da persone che guardano al progetto da angolazioni diverse. Eleggere uno dei politici più vicini alle istanze della Società Autostrade conferma un atteggiamento ideologico e settario di Pd e Pdl”.

Esito della votazione:

Manuela Cappello    voti   4
Alessio Piana              "   8
Beppe Costa (PDL)      " 26 (votato dal PD e dal PDL)

29Nov/100

Gronda, il grande flop vota solo lo 0,4 per cento

Freddo e neve tengono lontani i cittadini dalla consultazione voluta dal Comune per i rappresentanti del territorio su cui dovrà nascere la Gronda

di MARCO PREVE  da repubblica.it

ll freddo e il nevischio potrebbero essere un’ottima scusa, ma nessuno ieri sera voleva nascondersi la verità. Le votazioni per eleggere i rappresentanti della cittadinanza nell’Osservatorio locale per la Gronda di ponente, hanno fatto flop. Su un bacino di circa 70 mila votanti hanno risposto all’appello circa 300 persone, ossia una percentuale dello 0,4%. Con rispetto parlando per i 300 volenterosi: il nulla.

Per i tredici collegi erano stati allestiti cinque seggi nei Municipi Centro Ovest, Valpolcevera, Medio Ponente e Ponente. Davanti ad alcuni seggi ieri mattina avevano manifestato con cartelli e striscioni aderenti e portavoce dei Comitati No Gronda che fin dall’inizio dell’operazione avevano invitato la popolazione a non partecipare, ritenendo i candidati non una reale espressione indipendente del territorio.
«Inoltre dice Mauro Muscarà del Comitato di Geminiano quello dell’Osservatorio non è un percorso partecipativo proprio come non lo era quello del Debat Public». Anche i comitati però riconoscono che «la principale causa di questo insuccesso delle votazioni è legato al disinteresse, non tanto rispetto al tema della gronda, quanto alla reale efficacia dell’Osservatorio. La frase ricorrente che sentiamo è “tanto non serve a niente, hanno già deciso”. Noi comunque crediamo che ci siano ancora margini di manovra per chi è contrario».
Gianni Crivello, presidente del municipio Valpolcevera, non si nasconde dietro un dito: «Nessuno pensava ad un assalto ma certo il numero è basso. Colpa anche della giornata di maltempo. Ma certo andava fatto un lavoro più profondo sul territorio, specie dopo i risultati delle elezioni regionali che in queste zone avevano fatto registrare un minimo storico di partecipazione. Comunque, anche questo è stato un tentativo di esercizio della democrazia e quindi importante per tutto quello che riguarda il percorso per la realizzazione della Gronda».

28Ott/100

Gronda, l’Osservatorio non “scalda” i quartieri

Dal: "Corriere Mercantile" del 28/10/2010.

LE ELEZIONI. Si sono chiusi ieri i termini per le candidature dei cittadini nei quattro municipi

Dodici candidati complessivi per dieci posti riservati ai residenti
Ma i Comitati "contro" si defilano e attaccano: "Finta partecipazione"