No Gronda
12Mar/120

Gronda di Ponente: la parola “Lavoro” che giustifica lo scempio – M5S Genova

Genova - 9 marzo 2012 - di Mauro Muscarà

In riferimento alle dichiarazioni pubblicate su diversi giornali, televisioni e siti web genovesi (*), vorrei ricordare al "compagno" Miroglio che nello statuto della Cgil, oltre alla "tutela dei lavoratori e delle lavoratrici", nell'art.2 si enuncia quanto segue :" La Cgil ispira la sua azione alla conquista di rapporti internazionali in cui tutti i popoli vivano insieme nella sicurezza e in pace, impegnati a preservare durevolmente l'umanità e la natura, liberi di scegliere i propri destini ...".

Come può dunque il primo sindacato italiano sostenere la realizzazione di grandi opere come la Gronda ? E soprattutto giustificando questa posizione come il solo modo di uscire dalla crisi ?

Non si può accettare una grande opera solo perché crea lavoro, ma bisogna analizzare l'utilità della stessa e di quelle che sono le ricadute sulla salute dei cittadini e dell'ambiente.

Inviterei Miroglio a mettere da parte gli interessi del partito vicino alla sua organizzazione sindacale, documentandosi su quelli che saranno gli effetti devastanti sulla Valpolcevera ed il Ponente genovese di questa assurda opera. Ci sono dati trasportistici che in modo inequivocabile dimostrano l'inutilità della Gronda e dati geologici che mettono in evidenza i rischi di contaminazione da amianto che i cantieri della Gronda produranno su un bacino abitativo di oltre 70.000 persone. Lo pregherei di non fare politica, perché questa non è la missione del sindacato, ma bensì di sedersi ad un tavolo e magari parlare con chi sostiene che esistono altri modi per creare lavoro senza togliere ad alcuno il diritto ad una vita più sostenibile.

Mi auguro quindi che le sue affermazioni siano dettate dalla disinformazione che ha su questo argomento, e lo invito a venire in Valpolcevra per un'incontro con chi, da ormai due anni, si batte giorno dopo giorno per tutelare il diritto alla salute dei propri figli, non secondo allo stesso sacrosanto diritto di lavorare.

Molti anni fà, in piena crescita economica, a Casale Monferrato una promettente fabbrica dava lavoro a tantissima gente e garantiva, come dice il "compagno Miroglio", le "politiche d'investimento".Ora le famiglie degli oltre tremila morti di mesotelioma rimangono con la consolazione di una tardiva sentenza, che condanna chi in nome del progresso e dello sviluppo ha tolto loro affetti e sogni.

Vogliamo poi ricordare le battaglie del suo sindacato quando sosteneva la fabbrica della morte in Val Bormida?

(*) Riferimenti: Il GiornaleIl GiornaleGenova 24Città di GenovaPrimocanale

14Feb/110

Raccolta firme ricorso TAR a Ponente

Qual'è la situazione della Gronda di Ponente?

Ad oggi non è stato ancora presentato il Progetto Preliminare, che dovrà essere successivamente discusso ed approvato dagli enti pubblici interessati per essere così trasformato in Progetto Definitivo. E a quel punto partiranno i lavori (... e li cominciano i dolori ...).

Il tracciato ricalcherà quello già più volte presentato e discusso nel corso del debat public e delle successive riunioni pubbliche (chi non lo conoscesse me lo faccia sapere e gliene mando copia), ma che non è stato ancora formalizzato in via ufficiale.

Nonostante ciò, i proprietari delle case che saranno abbattute sono già stati contattati dagli incaricati degli enti pubblici e della società autostrade per la definizione degli indennizzi degli espropri, adottando una procedura assolutamente censurabile e non conforme alle più elementari norme di correttezza.

Il Coordinamento dei Comitati del Ponente e della Valpolcevera, a seguito di quanto sopra e di molte altre imprecisioni e manchevolezze da parte dei nostri enti locali (non ultimo la mancata ratifica dell'accordo di programma), ha deciso di ricorrere al TAR contro le modalità sin qui seguite per la definizione della Gronda di Ponente.

Il relativo incarico è stato affidato all'avvocato Granara, che sarà disponibile il giorno 17 Febbraio per raccogliere le adesioni di quanti intendano sottoscrivere tale ricorso, dimostrando in maniera così tangibile la propria contrarietà a quest'opera devastante ed assolutamente evitabile.

La vostra firma servirà per dare ancora più forza all'azione dei Comitati (che ad oggi possono contare su più di 650 adesioni al ricorso) e non comporta alcun esborso economico, completamente a carico del Coordinamento.

Vi aspettiamo, quindi, GIOVEDI 17:

dalle ore 17,00 alle ore 19,30 presso il Salone Parrocchiale della Chiesa di Chiale in Piazza Don Angelo Bruzzone ,1  Voltri (da via alla Chiesa di Chiale)


dalle ore 21,00 alle ore 22,30 presso la sede del Coordinamento dei Comitati in via Sapello 75 rosso

E' necessario essere muniti di documento di identità valido e di codice fiscale

PASSATE PAROLA - Scarica, stampa e diffondi il volantino

A presto

Mario

6Ott/100

Comunicato stampa del 6 ottobre 2010

C'e' chi libera le trivelle (ma se ve la riprendete, vi facciamo passare volentieri), e chi difende la liberta' di respirare, correre e giocare dei propri figli.

Chi difende il territorio, bene prezioso di tutti, esclusivo di nessuno.

C'e' anche chi richiede ai politici la capacita' di affrontare i problemi, mettendo al centro il benessere delle persone e non interessi personali o di questo o quel gruppo imprenditoriale.

Chi difende tutto questo siamo noi

E ci dispiace che abbiano male informato il dott. Castellucci, ma siamo decine di comitati con centinaia di persone; nei comitati, poi, ci sono persone di tutta Genova, che temono per la salute e osteggiano le speculazioni.

Ci sorprendiamo, invece, che sia uscito sui giornali un privato, potente, ma privato, minacciando interventi delle forze dell'ordine sul terreno di altri privati cittadini, infinitamente meno potenti, ma uguali davanti alla legge.

Questi sono solo gli antipasti di cosa sara' riservato a noi e ai nostri territori .

Comitati Antigronda Ponente e Valpolcevera

PS: le forze dell'ordine le abbiamo gia' chiamate noi, per difenderci dagli abusi