No Gronda
30Gen/140

Tagli ferrovie, penalizzate Val Polcevera e Valle Scrivia

Comunicato Stampa - a cura del WWF LIGURIA

Tagli al servizio ferroviario: ancora una volta penalizzate Val Polcevera e Valle Scrivia!

Come purtroppo ci si poteva aspettare, alla fine la Regione Liguria, dopo aver tentato di tagliare su altre linee incontrando la giusta protesta di comitati di pendolari, cittadini e sindaci, non ha trovato di meglio che pensare di tagliare il servizio ferroviario sulla linea Genova- Busalla/Isola.

E' incredibile che una linea che fornisce un servizio fondamentale all'area urbana genovese della Val Polcevera, ai tanticomuni limitrofi della provincia e a tutta la zona della Valle Scrivia che gravita sul capoluogo ligure, venga trattata da Regione, Provincia e Comune come una tratta di secondaria importanza.

28Gen/140

Comunicato stampa Coordinamento Comitati No Gronda

Da anni, ormai, non passa giorno senza che il nostro fragile territorio non produca chiari avvertimenti sul gravissimo stato di dissesto idrogeologico in cui versa.

Il dato di fatto è che episodi come frane, esondazioni, crolli, deragliamenti riempiono quotidianamente le pagine dei giornali e talvolta anche con vittime a carico.

Resta dunque difficile accettare di dover vedere sempre più spesso i nostri amministratori recarsi, la mattina del giorno dopo, sul luogo dell'ennesimo disastro - di solito pronunciando, a scelta, uno dei soliti ritornelli: “è colpa del disboscamento, servono più fondi statali, c'è scarsità di risorse, è colpa della cementificazione selvaggia del passato", etc - per poi dover leggere le dichiarazioni rilasciate dagli stessi il pomeriggio: un inno alle grandi opere, alla necessità di nuovi tunnel, di nuove infrastrutture, di nuove colate di cemento e asfalto in grado di condurre l'economia ligure verso un fantasmagorico “progresso”.

18Gen/140

La Gronda la Val Polcevera e le certezze del Cardinale

Pubblicato su Repubblica del 10.01.2014

"CARA Repubblica, leggiamo quotidianamente accorati appelli alla costruzione della Gronda provenienti da una pluralità di soggetti e rilanciati da tutte le principali testate genovesi, dai giornali on line e dalle tv locali. Il concetto che con forza si vuole far passare presso l’opinione pubblica è che il non costruire quest’opera utilissima pregiudicherebbe lo sviluppo ed il futuro della città. Fronteggiamo l'artiglieria pesante della disinformazione con le nostre armi convenzionali: dati, tecnica ed un po' di buon senso.Abbiamo visto e sentito di tutto, persino l'assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita dare per acquisita e sbandierare ai quattro venti la firma sulla Via del ministro dei Beni Culturali Bray con quindici giorni di anticipo: «Adesso viene il bello», ha detto.

3Gen/140

Improvvisati esperti

Nonostante siano passati diversi anni dal dibattito pubblico “farsa” organizzato dall'ex Sindaco Marta Vincenzi per cercare di giustificare la proposta del progetto “gronda” autostradale e riportarlo in voga, quasi quotidianamente veniamo a conoscenza dai quotidiani e da alcune televisioni locali di improvvisati esperti che si schierano apertamente a favore della nuova autostrada, nonostante le continue frane (ultima quella di San Cipriano, Pontedecimo, ma pensiamo a Comago, a Borgoratti, a Circonvalazione a Monte...).

Siccome questi stessi media ben si guardano di verificare le informazioni e le credenziali fornite da questi presunti esperti, né si degnano di ascoltare anche le ragioni di chi è contrario alla realizzazione della gronda, vogliamo ribadire alcuni concetti.