No Gronda
30Lug/190

Autostrade genovesi, continua calo transiti. Ma il trend negativo è precedente a crollo Morandi

Da Genova24.it

Tutte le tratte sono in calo, anche quelle che hanno "sostituito" l'A10 nella attraversamento del nodo di Genova

Genova. Continua il ridimensionamento dei transiti sulla autostrade genovesi, sempre meno trafficate in termini assoluti, in una situazione che prosegue un trend negativo già consolidato prima che il Morandi crollasse.

A dirlo è Aiscat, Associazione italiana Società Concessionari Autostrade e Trafori, che semestralmente pubblica il report e le statistiche che riguardano tutte le autostrade italiane: le tratte genovesi hanno tutte valori negativi, con riduzioni più o meno marcate.

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19Ago/180

Comunicato stampa su ponte Morandi

Il coordinamento dei Comitati No Gronda esprime il più profondo cordoglio per le vittime di questa immane tragedia che si è abbattuta su Genova in una delle più tristi giornate per la nostra città e per l'Italia intera.

Ci stringiamo attorno alle famiglie delle persone che non ci sono più e a quelle con persone ferite, con l'auspicio che possano presto rimettersi.

La nostra solidarietà va anche alle tante famiglie che sono state costrette ad abbandonare la propria casa, senza sapere se e quando potranno tornarci.

Quando accadono disgrazie di questa portata, per chi ha buon senso e sensibilità per le vittime, queste sono le uniche cose che si vorrebbero dire.

Ma è anche comprensibile interrogarsi sulle cause di quello che è successo e dato che da più parti non solo sono stati tirati in ballo i Comitati No Gronda, ma addirittura qualcuno è arrivato ad additarci tra i corresponsabili, oggi, dopo i giorni di lutto di rispettoso silenzio, ci sentiamo di dire alcune semplici cose:

per noi la prima preoccupazione è sempre stata la salute dei cittadini, a partire dal rischio amianto presente all'interno dei monti dove si vorrebbero scavare le gallerie della gronda, fino all'adeguata manutenzione del ponte Morandi e del vetusto nodo genovese che abbiamo sempre chiesto a gran voce.

Lo stato di salute del ponte Morandi è stato da sempre decretato da parte dei tecnici di Autostrade per l'Italia, gli unici ad avere competenza in merito, non da cittadini comuni, né tanto meno da noi. Gli stessi hanno sempre espressamente fornito rassicurazioni sulla sicurezza e stabilità dell'opera, a seguito di una manutenzione ordinaria adeguata, tanto è vero che  il progetto della gronda, scelto da Autostrade tra le 5 ipotesi proposte, NON prevedeva la sostituzione del viadotto Morandi, che sarebbe rimasto comunque in uso.

Da sempre siamo contrari alle grandi opere inutili anche per il fatto che portano via risorse economiche agli interventi veramente necessari, come la manutenzione dell'esistente e agli interventi di riassetto idrogeologico, interventi di cui un paese come il nostro ha continuamente bisogno.

Ci sentiamo di ringraziare tutte le persone, le istituzioni e i cittadini che si sono da subito attivati per le operazioni di soccorso, e ci stringiamo attorno ai nostri concittadini che da oggi dovranno sopportare un disagio rilevante nelle loro vite quotidiane, a partire dagli abitanti della Valpolcevera che sono di fatto isolati dal resto della città, ma soprattutto le famiglie che hanno dovuto lasciare le loro case.

In questo abbraccio simbolico che vorremmo coinvolgesse tutti i genovesi, pensiamo che non ci sia davvero spazio per accuse politiche tra chi aveva differenti opinioni sulla gronda. Ora dobbiamo guardare avanti e trovare delle soluzioni urgenti per la sopravvivenza della nostra città, e se proprio si devono dare delle colpe, si diano agli organi competenti che avevano la responsabilità di quel bellissimo e maledetto ponte spezzato, proprio come i nostri cuori.

8Feb/160

Replica alle “preoccupazioni” di Uil Liguria

Il comma "L" dell'articolo 3 dello statuto della UIL, stabilisce che uno dei compiti che si prefigge quest'organizzazione sindacale è "partecipare attivamente alla difesa dell'ambiente diffondendo una cultura ecologica fondata sul principio della crescita compatibile, promuovendo, anche direttamente, iniziative e forme organizzative".

Leggendo le dichiarazioni rilasciate dal segretario generale UIL della Liguria Pierangelo Massa a margine del recente Consiglio confederale regionale, emerge chiaramente come nella sua copia dello statuto questa pagina sia stata strappata.

Ha detto Massa: "Ho paura che sulla realizzazione della Gronda autostradale di Ponente sia calata la parola 'fine', come si usava dire al cinema. Spero di sbagliarmi, ma temo che non se ne parli più a Genova" e ancora, a proposito del Terzo Valico, "L'opera sta frenando perché c'è il problema dell'amianto nelle gallerie di scavo che è molto forte smaltirlo sarà un problema sempre più difficile, l'amianto nelle nostre rocce c'è senza dubbio, ma i cantieri del Terzo Valico non si devono bloccare, sarebbe un grave danno per il futuro della portualità genovese".

Come si concilino, nella visione del dirigente sindacale, queste due opere devastanti per l'ambiente e per la salute dei cittadini e dei lavoratori, con l'idea di crescita compatibile che viene espressa con forza dallo statuto, è per noi un mistero al quale si riesce a dare risposta soltanto azzardando ipotesi fosche.

A chi risponde Massa quando perora la causa dell'avanzamento di lavori bloccati dall'ARPAL per il superamento delle soglie di sicurezza di fibre di amianto disperse nell'aria? In che conto tiene la salute sicurezza dei lavoratori dei cantieri e degli abitanti dei luoghi attraversati da queste opere che ne compromettono l'equilibrio idrogeologico?

Fino a quando i sindacati non si decideranno a lottare per un'idea di lavoro che sia veramente sostenibile dal punto di vista ambientale, e le espressioni di una crescita rispettosa del territorio e dei suoi abitanti saranno vuote dichiarazioni di intenti utili solo ad adornare i siti web delle formazioni politiche e sindacali e ad estorcere voti e deleghe, si alimenteranno contrapposizioni ed alzate di scudi paralizzanti per la crescita economica e lesive del diritto al lavoro sancito dalla Costituzione.

Coordinamento Comitati NoGronda! Genova

2Apr/150

Replica a dichiazioni del sig. Castellucci AD di Autostrade

Mette un’amara allegria l’intervista a Giovanni Castellucci del 30.03.2015 su “Repubblica”, ma si sa le stupidaggini fanno sempre un po’ ridere!

Ma la risata è per forza amara anche perché ciò che si legge è esplicativo dell’incapacità di gran parte della classe imprenditoriale italiana di uscire dalla logica perversa, fasulla e pericolosa delle "Grandi Opere".

Richiamare poi la Gronda genovese è addirittura offensivo.

Ricordiamo al Castellucci, purtroppo non male informato ma anzi in palese malafede, che il Dibattito Pubblico a cui fa riferimento è stato volutamente falsato dall’assenza della cosiddetta “Opzione zero”; cioè la possibilità di valutare se l’opera sia più conveniente NON farla, e che gran parte della documentazione fornita da chi vuole imporre quest’opera era basata su dati palesemente ERRATI. Senza contare inoltre che quasi tutti i tecnici interpellati dal Comune di Genova ed intervenuti al dibattito si sono espressi in maniera contraria all'opera.

E’ così che Castellucci coinvolge le popolazioni interessate nelle discussioni? Non si sente personalmente perlomeno volgare e maleducato a parlare in questo modo? Non si vergogna a parlare di priorità nella difesa del paesaggio e del territorio?

Al Castellucci rammentiamo tra l’altro che sono previsti tombinamenti e nuovi piloni che verranno costruiti in prossimità degli alvei di torrenti già esondati nel corso delle ultime alluvioni e che il rischio di isterilimento coinvolge circa 61 delle sorgenti presenti nella fascia del tracciato, fra cui le note sorgenti della Madonna del Monte, Madonna della Guardia e dell'Acquasanta.

Ricordiamo inoltre che, per il trasporto del materiale di risulta degli scavi, oltre a innumerevolissimi camion, si ricorrerà a uno slurrydotto lungo 8,5 km, prevedendo all’interno dell’alveo del Polcevera la collocazione di un impalcato alto circa 5.50 m, con circa 550 pali che sosterranno le tubazioni per il passaggio del materiale.

E  per ultimo, cogliamo giusto fior da fiore, è prevista la produzione di circa 10.881.000  metri cubi di smarino di cui 6.750.000 metri cubi contenente AMIANTO.

E’ questa la Tutela che Castellucci millanta?

 Coordinamento Comitati NoGronda! Genova

13Mar/150

Riunione No Gronda lunedì 16 marzo 2015

SIETE TUTTI INVITATI A
PARTECIPARE ALLA
RIUNIONE NO-GRONDA
 
LUNEDI' 16 MARZO ORE 21.00
PRESSO IL RICREATORIO DI MURTA 
(capolinea bus)
 

SI PARLERA' DEL NOSTRO RICORSO AL T.A.R. E DELLE FUTURE INIZIATIVE 

E' GRADITA LA MASSIMA PARTECIPAZIONE.
C'E' CHI CAVALCA L'ARGOMENTO PRIMA DELLE ELEZIONI...
E' ARRIVATO IL MOMENTO DI URLARE NUOVAMENTE CHE

NOI LA GRONDA NON LA VOGLIAMO!

NOI ESIGIAMO LA TUTELA DEL TERRITORIO!

 

Immagine in linea 1

5Feb/150

No gronda: dichiarazione di voto di Paolo Putti M5S



28Gen/150

Incontro Acqua Pubblica venerdi 30 gennaio

Come mai le bollette dell'acqua sono sempre più salate? Non avevamo votato per togliere il profitto dall'acqua? Cos'hanno combinato i nostri sindaci in questi quattro anni? Come invertiamo questa frana privatizzatrice?

Affronteremo queste ed altre domande venerdì 30 gennaio 2015, a Serra Riccò, in un incontro pubblico sul Servizio Idrico Integrato. Sarà presentata anche la proposta di legge regionale di iniziativa popolare che è attualmente possibile firmare. L'indomani, sabato 31, ci saranno banchetti coordinati per raccogliere firme nelle piazze dei cinque comuni della Valpocevera: Sant'Olcese, Serra Riccò, Mignanego, Campomorone, Ceranesi.

Torniamo sull'argomento perché nonostante i risultati epocali del 13 giugno 2011, in cui la maggioranza degli aventi diritto ha votato per una gestione pubblica e partecipata dell'Acqua, le amministrazioni italiane hanno disatteso il volere popolare ed hanno marciato compatte proprio nella direzione opposta. I nostri sindaci in particolare, da un lato hanno difeso compatti il profitto del gestore privato a scapito del servizio, dei lavoratori e dell'impatto ambientale, dall'altro hanno avuto cura di far passare in silenzio le loro scelte in sede di Autorità di Ambito Territoriale Ottimale. Il risultato è che il gestore privato, IREN da noi, la fa da padrone, con costi elevati per noi utenti e poltrone e stipendi da capogiro per gli amici dei politici. Ma difronte a questi abusi la lotta per l'acqua riparte con una legge dal basso, e non ci si può arrendere perché con la lotta per l'acqua ed i beni comuni ricomincia la difesa dei diritti, l'ambiente, la salute, il lavoro, la partecipazione.

Si scrive Acqua, si legge democrazia.

L'appuntamento è per venerdì 30 gennaio alle 21 presso la sala consiliare, Via Antonio Medicina 88, Pedemonte, Serra Riccò. Mappa: https://goo.gl/maps/MnDeH Già dalle 19 in poi sarà però possibile partecipare ad un apericena gratuito. Per chi ha figli piccoli sarà disponibile uno spazio ludico gratuito.

19Gen/150

Diretta consiglio comunale Genova

http://www.comune.genova.it/pages/diretta-streaming

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19Gen/150

Consiglio blindato per la delibera Gronda

Da "Il Secolo XIX"

... Pd e giunta tenteranno di inserire una sorta di “claque” tra il pubblico, in modo da limitare i posti dei manifestanti appartenenti al fronte No Gronda o vicini ai partiti che hanno promosso la manifestazione di protesta, ...

18Gen/150

Vogliamo vedervi in faccia!

Lunedì 19 gennaio 2015 alle ore 14 si riunirà a palazzo Tursi, in ultima seduta, il Consiglio comunale per votare la delibera sulla Gronda autostradale, dopo diversi giorni di discussione.

Il Coordinamento dei comitati No-Gronda ci sarà.

Ci sarà per guardare in faccia i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, di destra e di sinistra, quelli contrari e quelli favorevoli.

Ma soprattutto per guardare negli occhi quelle persone che veramente sono consapevoli di cosa potrebbe essere la Gronda e dei danni che potrebbe causare al territorio e alla salute. Perché chi è consapevole di questo non potrà mai dare l'approvazione a questa delibera.

Non ci sono più alibi, o scuse.

E noi lunedì ci saremo.