No Gronda
18Gen/150

Dissesto idrogeologico

[dal Blog Margini in/versi]

Intervista ai No Gronda -I No Gronda, comitato di cittadini ambientalisti costituitosi in territorio genovese per opporsi alla costruzione di un tratto di autostrada, denominato Gronda, estremamente invasivo per una città che ha già sopportato non pochi stravolgimenti della propria fisionomia originale, intervengono sul dissesto idrogeologico, rispondendo alle domande rivolte in precedenza al prof. Paolo Arduini dell’Università di Pisa e al Gruppo 183.

Leggerete di seguito, tra le altre riflessioni, a cosa si indirizza principalmente l’attività dei No Gronda e quanto la loro esperienza, maturata durante gli anni di opposizione al progetto del passante autostradale, abbia rafforzato una coscienza e una sensibilità nei confronti di certi problemi, che urge trovi diffusione in tutto il paese. Per ulteriori notizie sui presidi e le battaglie portate avanti dal gruppo siete invitati a visitare il sito web Dibattito pubblico – Coordinamento dei comitati anti Gronda di Genova.

La tutela dei cittadini è fatta di prevenzione, come ci spiegano molto bene gli amici che hanno partecipato alla stesura di questo contributo, e nel caso specifico ciò significa “cultura del territorio”. Senza acquisire questo concetto, che può sembrare quasi scontato, ma che di fatto non trova alcuna rispondenza nella pianificazione e realizzazione delle opere sul territorio nazionale, la conta di vittime e danni, lo spreco di risorse, l’incremento esponenziale delle criticità, continueranno a essere la nefasta conseguenza di gravi tare amministrative.

Per questo, coerentemente con la loro riflessione, la domanda sul grado di efficienza della macchina dei soccorsi, chiamata in causa a disastro avvenuto, e spesso al centro di fitte polemiche, rimane senza risposta.

- Continua a leggere su http://margininversi.blogspot.it/2015/01/intervista-ai-no-gronda.html

15Gen/150

Ai Consiglieri della Lista Doria

Ai Consiglieri della Lista Doria

Apprendiamo dagli organi di stampa che, contrariamente a quanto avete dichiarato in più occasioni con scritti, filmati, e dure prese di posizione, vi accingete a votare a favore della partecipazione del Comune alla Conferenza dei Servizi per la costruzione della Gronda autostradale di Ponente. Lo farete insieme al PD, a Forza Italia ed al Nuovo Centro Destra. Darete il via alla costituzione di quest'opera fortemente voluta, tra gli altri, da Giovanni Berneschi, da Marta Vincenzi, da Raffaella Paita e dal di lei Marito Luigi Merlo, da Claudio Burlando. Farete contento anche il Cardinale Bagnasco e tutta una serie di lobbisti portatori di interessi, per così dire, "poco diffusi".

Non vi hanno convinto i pareri degli esperti intervenuti al dibattito pubblico, economisti ed urbanisti che hanno dimostrato come quest'opera sia inutile e dannosa. Non avete creduto ai medici che hanno certificato come la gronda rappresenti un pericolo concreto per la salute dei lavoratori che la costruiranno e dei cittadini che la subiranno. Non ascolterete le suppliche delle migliaia di cittadini della Valpolcevera e del Ponente genovese che vi hanno chiesto di risparmiare le loro vallate, che si ammaleranno e vedranno i loro figli ammalarsi a causa di questo stupro perpetrato ai danni del nostro territorio. Lo farete e sarà un insulto alla memoria delle vittime delle recenti alluvioni, una presa in giro per coloro che amate chiamare "angeli del fango", costretti ogni volta a spalare, insieme alla bratta, le nostre illusioni di poter vivere in un paese normale. Farete questo gesto che connoterà la vostra carriera politica e per il quale verrete ricordati. Insomma, per quanti hanno creduto che nel centro sinistra potesse nascere un nuovo modo di fare politica svincolato dagli interessi di partito e dalle logiche di convenienza, rappresenterete la più cocente delle delusioni.

12Gen/150

VENITE ALLA FESTA!!!!!!!!

Abbiamo bisogno di fare sentire alla giunta che c'è una città che lotta, soffre e spera, che non si fa addormentare dagli slogan lanciati in televisione, sui giornali o on-line.

Sei anni fa abbiamo condiviso la canzone di Guccini che diceva:

"...5 anatre volano a sud, forse una soltanto vedremo arrivare, ma quel suo volo forse vuole dire che bisognava volare, che bisognava volare..."

Da allora ognuno di noi ha continuato a volare nella vita quotidiana, sul lavoro impegnandosi per il bene comune, facendo volontariato, impegnandosi da cittadino nelle istituzioni, dando una mano alla sua comunità, lottando per i lavoratori di qualche piccola impresa o di qualche grande industria senza lavoro, accompagnando i genitori ed i bimbi delle scuole dei territori nel richiedere i giusti diritti di istruzione, lottando contro il terzo valico.

Ritroviamoci ora per riprendere ad un urlare NO ALLA GRONDA, poi dopodomani riprenderemo le nostre lotte ed i nostri impegni quotidiani sempre meno soli.

DOMANI 13/01/2015
IN COMUNE
PALAZZO TURSI
IN
VIA GARIBALDI
DALLE 14:00

DELIBERA GRONDA AUTOSTRADALE DI GENOVA

9Gen/150

Osservazioni Coordinamento Comitati NoGronda



24Dic/140

Buon Natale e un felice anno nuovo

Il Coordinamento dei Comitati NoGronda

coglie l'occasione per augurare a tutti un sereno Natale e un grandioso 2015.
E per augurare ai genovesi
un futuro “diverso”,
fatto di attenzione per le persone e per il territorio,
di rispetto per la salute,
di attenzione per i bambini, per gli anziani,
di cura per i più deboli.

Ed è per questo che nel prossimo anno
l'attenzione, l'informazione e le critiche,
nei confronti dei nostri amministratori
saranno ancora maggiori.

Perché pensiamo che esiste un percorso alternativo,
in grado di permettere alla città di Genova e alla nostra regione,
di garantire a noi e a chi ci seguirà,
quella qualità della vita
che oramai da troppi anni ci viene negata.

Buon Natale e un felice anno nuovo.

19Dic/140

Consiglio municipio Valpolcevera del 17.12.2014

Un Consiglio... molto imbarazzante!
Questa mattina ho deciso di “rubare” un po' di tempo al mio lavoro e di andare a seguire una seduta del consiglio municipale del Municipio Valpolcevera, con all'ordine del giorno il tema delle recenti alluvioni e della sistemazione del territorio e con la presenza di due ospiti, quali l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Genova, Gianni Crivello, e il sindaco Marco Doria. L'argomento oltre che molto attuale si prefigurava anche interessante, tanto che la presenza dei cittadini era cospicua.

Dopo una breve presentazione del presidente e dell'assessore, con una elencazione dei vari danni che hanno colpito la nostra città e in particolare la Valpolcevera, con i recenti eventi alluvionali, l'assessore elenca i numeri dei millimetri di pioggia e dei soldi che andranno spesi per le “somme urgenze”, cioè i lavori messi subito in programma. Si parla di decine di milioni di euro. Quindi, come da prassi, viene data la parola ai singoli consiglieri affinchè possano esporre il loro pensiero in merito all'argomento all'ordine del giorno.
Mi colpiscono, a questo punto, le osservazioni di alcuni consiglieri dell'opposizione che, evidenziano come, ormai da anni, si continui a parlare di prevenzione, senza mai in realtà farla. E questo appare evidente: il caso del torrente Bisagno costituisce un esempio lampante!
E mi colpisce anche un'altra cosa: come sia possibile che a pochi giorni da due eventi disastrosi, che hanno dimostrato in maniera inconfutabile come il nostro territorio sia fragilissimo, si continui a parlare di “grandi opere”. Viene fatto un accenno alla frana che, a Fegino, avrebbe causato il deragliamento del treno “freccia bianca”. Frana derivante proprio da un cantiere del terzo valico, dove un versante è stato disboscato e la terra, intrisa di acqua, si è riversata sui binari: una tragedia sfiorata per poco!
Si parla anche di gronda autostradale, altra opere faraonica che insieme al terzo valico raggiunge una spesa di circa 10 miliardi di euro.
E come il nuovo tratto autostradale tra Voltri e Bolzaneto – la gronda appunto - vada ad interessare proprio quelle zone che più hanno subito danni durante l'ultimo evento: la Val Cerusa, alle spalle di Voltri e l'area in prossimità del casello autostradale di Genova-Bolzaneto, dove l'intera collina si sta muovendo e dove i lavori fatti, poco tempo fa, dalla stessa società Autostrade per il contenimento della frana sono risultati inutili.
Vengono poste diverse domande al sindaco, viene chiesto perché le ingenti cifre destinate a queste opere che oramai sempre più persone considerano inutili e dannose, oltre che costose, non siano indirizzate invece verso il risanamento del territorio e la sua messa in sicurezza.

Viene quindi data la parola al sindaco di Genova. Che inizia a parlare e che, dopo un breve contrasto con uno dei consiglieri, si getta in un lungo e vagamente generico discorso sui fenomeni piovosi, per poi passare alle opere sul Bisagno, allo scolmatore (ma lo sa che quella è un'altra valle?), ai danni di Montoggio (?) al problema dello stanziamento dei fondi, al fatto che il Comune non ha molte risorse, che ci deve pensare il Governo, etc., etc.
Tutti i presenti aspettano una risposta, aspettano di sapere dal sindaco perchè proprio la delibera sulla gronda autostradale, che doveva passare all'approvazione dei municipi interessati, forse non ci passerà.

Qualcuno dice perché in alcuni municipi potrebbe non esserci la maggioranza sufficiente per dare il parere favorevole...
Qualcuno comincia a pensare che forse, a questo punto, bisognerebbe fare un passo indietro.
Eppure, nessuna risposta.
L'imbarazzo del sindaco, nel non rispondere, pareva evidente.
Tanto che lo ha trasmesso anche ai suoi uditori.
Imbarazzo.
Tanto che anche io ho provato lo stesso sentimento, oltre tanta, troppa, delusione.
17Dic/140

Dalla battaglia della Gronda a via Fieschi

Ieri la maggioranza del consiglio comunale di Genova ha confermato, ostinatamente, la propria intenzione di procedere con l’approvazione del progetto definitivo della Gronda di Ponente.

Abbiamo nuovamente sottolineato le insufficienti indagini e soluzioni per il trattamento delle rocce amiantifere, il tombinamento di alcuni rivi, la posa in alveo di alcuni piloni, lo slurrydotto (un fangodotto di materiale amiantifero) che verra’ posato nell’alveo del torrente Polcevera con piu’ di 500 piloni, l’impatto non decisivo sul traffico del nodo stradale genovese (solo il 20 per cento e’ di attraversamento), la riluttanza del ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi nel procedere ai consistenti aumenti di pedaggi autostradali, la titubanza della stessa Società Autostrade, le ricorrenti alluvioni che hanno coinvolto il territorio genovese.

Tre anni fa contrastai duramente l’approvazione del progetto preliminare. Non ho cambiato opinione.

Ho proposto di valutare una moratoria delle opere piu’ impattanti (Gronda e Terzo Valico prima di tutti, ma anche parcheggi come quello di Bosco Pelato e via Cadighiara) e l’utilizzo delle risorse per il risanamento idrogeologico e sociale della nostra città.
Ho proposto di procedere con le opere che tutti i soggetti coinvolti nel dibattito pubblico hanno condiviso come il rifacimento del nodo di San Benigno e la rettifica dell’autostrada A7.
Tutto inutile: Pd, Pdl, Udc, gruppo misto (progresso ligure), lista Musso non sentono ragioni.
Per loro 3 disastrose alluvioni in un mese non modificano in nessun modo la loro politica.
E’ un peccato.

A questo punto sarebbe opportuno che tutti i soggetti che vogliono una politica a favore del territorio si coalizzassero, abbandonando gli orgogli di partito.

Questo e’ momento per poter provare a vincere le regionali.
Tirarsi indietro per logiche autistiche sarebbe un grande favore al Partito del Cemento.

Antonio Bruno
Capogruppo Federazione Sinistra Comune di Genova

Comunicato stampa

13Nov/140

La Gronda: il tracciato, i pericoli, i cantieri + Cena Popolare

Sabato 29 Novembre, ore 17:30,
presso il circolo PRC Valpolcevera,
Via Rivarolo 60r, Genova Rivarolo

Incontro sul tracciato, pericoli, i cantieri della Gronda
a cura dell'ing. Mauro Solari,
di seguito interverranno,
Antonio Bruno, capogruppo FdS Comune di Genova,
Davide Ghiglione, capogruppo FdS V Municipio Valpolcevera.

A seguire, ore 20:00,
Cena Popolare a base di polenta con sugo  di salsiccia/formaggi
per prenotazioni e informazioni
3332018600 entro giovedì 27.11.14

29 novembre 2014
Clicca sull'immagine per ingrandirla

 

11Nov/140

Concerto benefico a favore alluvionati 2014

DOMENICA 16 NOVEMBRE 2014

alle ore 20.30 in Piazza Manzoni

Salone del Municipio Bassa Val Bisagno

Concerto per Quartetto d'archi

Marino Lagomarsino, Andrea Franzetti – violini

Debora Tedeschi – viola, Alberto Pisani - violoncello

Wolfgang Amadeus Mozart
Sonate da Chiesa KV 144
Brani da “Nozze di Figaro” KV 492 e “Don Giovanni” KV 527
Elaborati per quartetto d'archi
Eine Kleine Nachtmusik

Stare insieme nel comune godere della bellezza di immortali capolavori e
insieme far memoria dell’importanza della comunità, unico contesto che permette
all’individuo di affrontare le emergenze e i drammi della vita.
M. Lagomarsino

Entrata libera.
Donazioni a favore degli alluvionati 2014

16Ott/140

Lettera aperta agli Amministratori di Genova e Liguria

Sono passati 3 anni. Era il 2011 e all'indomani della catastrofica alluvione di Genova arrivarono, tempestivi, i medesimi discorsi che anche oggi siamo costretti ad ascoltare. Si parlava, allora come oggi, di eccezionalità delle precipitazioni, di cantieri che andavano fatti e, mischiando l'accaduto con i soliti problemi economici del paese, si seguiva a pregare perché venissero realizzate tutte le opere che il territorio attende da decenni per la sua messa in sicurezza.

Oggi, come allora, nessuno è il colpevole e tutti hanno le soluzioni.

Ma questa volta ci si è spinti oltre: dare la colpa alle intricate vicende che avrebbero bloccato i lavori dello scolmatore del Bisagno, significare a tutti che, mai come oggi, nessuno è colpevole se non il fato, la burocrazia lenta e chissà, l'ARPAL e il suo "modello matematico", che avrebbe potuto e dovuto informarci prima della catastrofe incombente. Certo, tutto vero forse, ma davvero nessuno è colpevole? Davvero si può reputare innocente questa maggioranza comunale e parlamentare?

Quantomeno a livello ideologico noi crediamo che questa giunta sia portatrice di grandi colpe.

La colpa gravissima di avere una visione miope e meschina del futuro e della natura, in cui tutto si può fare a debito, come se la natura e gli ecosistemi fossero una banca che ci farà pagare il conto e i suoi interessi in comode rate mensili. La colpa di camminare sui morti delle alluvioni ogni volta che si pensa solamente di stendere un solo metro quadro di cemento su questo territorio, oramai impermeabile tanto all'acqua quanto alle menzogne.

Pensare di costruire grandi opere come Terzo Valico e Gronda dopo gli avvenimenti catastrofici che ci attendono a cadenza annuale, per noi è sufficiente a reputarvi colpevoli o, quantomeno, incapaci di governare questa città. Perché la vostra incessante propaganda per queste opere dimostra una sola cosa: Non avete capito l'urgenza del dissesto idrogeologico di questa regione o non avete alcun interesse a porvi rimedio. In entrambi i casi fareste un'ottima figura a farvi da parte, per lasciar spazio a qualcuno che non veda il Comune di Genova come l'"Impresa Calcestruzzi e Cavalcavia".

Non basterà uno scolmatore a risolvere i problemi della città, questo vi deve essere chiaro, perché la terra sta franando in ogni valle della città e le opere che voi vorreste costruire non vanno certo nella direzione della salvaguardia del territorio, come suggerisce il deragliamento del Frecciabianca, messo a rischio dalla frana distaccatasi proprio nei pressi del cantiere del Terzo Valico.

Avete ancora un'opportunità di ripensare a quanto si è ripetuto anche quest'anno, ma non vi saranno concesse molte altre possibilità, per cui vi sproniamo ancora una volta a bloccare tutte le Grandi Opere messe in progetto per questo fragile territorio; se non potete farlo, perché magari sosterrete di avere le mani legate, vi chiediamo di dimettervi; diversamente, domani più di oggi, non avrete alibi a cui appendervi.

Venerdì 17 ottobre avrà inizio la Conferenza dei Servizi della Gronda di Genova. Ci chiediamo con che coraggio e con che faccia vi metterete a discutere su come perpetrare l'ennesimo stupro ai danni della nostra città e dei suoi abitanti stremati, dopo averla per decenni sacrificata sull'altare della speculazione e dell'incuria e che oggi, per l'ennesima volta, si riscopre a piangere nuove morti e devastazioni.

Coordinamento dei Comitati No Gronda