No Gronda
31Ago/120

Il “no” alla Gronda non è un “no” al lavoro

Da "Il Secolo XIX" del 31/08/2012

Dalle colonne di questo giornale, spesso da questo stesso spazio, a favore della Gronda si schierano politici, imprenditori, esponenti di CONFINDUSTRIA, CONFCOMMERCIO e banchieri ai quali tributiamo l'attenzione che meritano: tranne rare eccezioni, si tratta di soggetti che tutto hanno a cuore fuorché il bene dei cittadini che viene perseguito solo quando, occasionalmente, coincide con gli interessi di casta e bottega. Ma, quando a dichiararsi favorevole all’opera è un sindacalista come Silvano Chiantia, abbiamo il dovere di rispondere.

A lui ed ai lavoratori del settore edile che rappresenta vogliamo far capire che essere contro la gronda non significa essere contro gli operai, ma lottare perché si realizzino strategie governative, politiche ed imprenditoriali mirate allo sviluppo dell’economia attraverso interventi sostenibili dal punto di vista ambientale, della salute dei cittadini e della qualità della vita.

27Ago/120

La gronda non si discute?

Il sindaco Doria, come è gusto che faccia un amministratore di un territorio, si è recato in Valvarenna al fine di verificare alcune “criticità” presentate dagli abitanti del posto in merito alla realizzazione della cosiddetta Gronda autostradale. E proprio sul posto, il primo cittadino si è reso conto di come alcune opere previste nella vallata, già oggetto di passati disastri idro-geologici, rappresenti un rischio troppo elevato per le persone e per il territorio.

Problemi già emersi fin dalle fasi iniziali del dibattito pubblico organizzato dal Comune, ma sempre trascurati da amministratori forse un po' troppo interessati a “promuovere” la “grande opera” gronda, come risolutrice di tutti i problemi di Genova, non solo di traffico ma anche economici, turistici, di lavoro, etc.., ma sempre molto attenti a non fornire dati di merito.

Il neo sindaco ha esposto dubbi che un qualsiasi cittadino, informato di criticità evidenti, di problemi troppo pesanti per essere accettati dalle persone e da territori già martoriati dal cemento, avrebbe esposto. E fin qui tutto normale, anzi normalissimo.