No Gronda
19Dic/140

Consiglio municipio Valpolcevera del 17.12.2014

Un Consiglio... molto imbarazzante!
Questa mattina ho deciso di “rubare” un po' di tempo al mio lavoro e di andare a seguire una seduta del consiglio municipale del Municipio Valpolcevera, con all'ordine del giorno il tema delle recenti alluvioni e della sistemazione del territorio e con la presenza di due ospiti, quali l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Genova, Gianni Crivello, e il sindaco Marco Doria. L'argomento oltre che molto attuale si prefigurava anche interessante, tanto che la presenza dei cittadini era cospicua.

Dopo una breve presentazione del presidente e dell'assessore, con una elencazione dei vari danni che hanno colpito la nostra città e in particolare la Valpolcevera, con i recenti eventi alluvionali, l'assessore elenca i numeri dei millimetri di pioggia e dei soldi che andranno spesi per le “somme urgenze”, cioè i lavori messi subito in programma. Si parla di decine di milioni di euro. Quindi, come da prassi, viene data la parola ai singoli consiglieri affinchè possano esporre il loro pensiero in merito all'argomento all'ordine del giorno.
Mi colpiscono, a questo punto, le osservazioni di alcuni consiglieri dell'opposizione che, evidenziano come, ormai da anni, si continui a parlare di prevenzione, senza mai in realtà farla. E questo appare evidente: il caso del torrente Bisagno costituisce un esempio lampante!
E mi colpisce anche un'altra cosa: come sia possibile che a pochi giorni da due eventi disastrosi, che hanno dimostrato in maniera inconfutabile come il nostro territorio sia fragilissimo, si continui a parlare di “grandi opere”. Viene fatto un accenno alla frana che, a Fegino, avrebbe causato il deragliamento del treno “freccia bianca”. Frana derivante proprio da un cantiere del terzo valico, dove un versante è stato disboscato e la terra, intrisa di acqua, si è riversata sui binari: una tragedia sfiorata per poco!
Si parla anche di gronda autostradale, altra opere faraonica che insieme al terzo valico raggiunge una spesa di circa 10 miliardi di euro.
E come il nuovo tratto autostradale tra Voltri e Bolzaneto – la gronda appunto - vada ad interessare proprio quelle zone che più hanno subito danni durante l'ultimo evento: la Val Cerusa, alle spalle di Voltri e l'area in prossimità del casello autostradale di Genova-Bolzaneto, dove l'intera collina si sta muovendo e dove i lavori fatti, poco tempo fa, dalla stessa società Autostrade per il contenimento della frana sono risultati inutili.
Vengono poste diverse domande al sindaco, viene chiesto perché le ingenti cifre destinate a queste opere che oramai sempre più persone considerano inutili e dannose, oltre che costose, non siano indirizzate invece verso il risanamento del territorio e la sua messa in sicurezza.

Viene quindi data la parola al sindaco di Genova. Che inizia a parlare e che, dopo un breve contrasto con uno dei consiglieri, si getta in un lungo e vagamente generico discorso sui fenomeni piovosi, per poi passare alle opere sul Bisagno, allo scolmatore (ma lo sa che quella è un'altra valle?), ai danni di Montoggio (?) al problema dello stanziamento dei fondi, al fatto che il Comune non ha molte risorse, che ci deve pensare il Governo, etc., etc.
Tutti i presenti aspettano una risposta, aspettano di sapere dal sindaco perchè proprio la delibera sulla gronda autostradale, che doveva passare all'approvazione dei municipi interessati, forse non ci passerà.

Qualcuno dice perché in alcuni municipi potrebbe non esserci la maggioranza sufficiente per dare il parere favorevole...
Qualcuno comincia a pensare che forse, a questo punto, bisognerebbe fare un passo indietro.
Eppure, nessuna risposta.
L'imbarazzo del sindaco, nel non rispondere, pareva evidente.
Tanto che lo ha trasmesso anche ai suoi uditori.
Imbarazzo.
Tanto che anche io ho provato lo stesso sentimento, oltre tanta, troppa, delusione.
27Ago/120

La gronda non si discute?

Il sindaco Doria, come è gusto che faccia un amministratore di un territorio, si è recato in Valvarenna al fine di verificare alcune “criticità” presentate dagli abitanti del posto in merito alla realizzazione della cosiddetta Gronda autostradale. E proprio sul posto, il primo cittadino si è reso conto di come alcune opere previste nella vallata, già oggetto di passati disastri idro-geologici, rappresenti un rischio troppo elevato per le persone e per il territorio.

Problemi già emersi fin dalle fasi iniziali del dibattito pubblico organizzato dal Comune, ma sempre trascurati da amministratori forse un po' troppo interessati a “promuovere” la “grande opera” gronda, come risolutrice di tutti i problemi di Genova, non solo di traffico ma anche economici, turistici, di lavoro, etc.., ma sempre molto attenti a non fornire dati di merito.

Il neo sindaco ha esposto dubbi che un qualsiasi cittadino, informato di criticità evidenti, di problemi troppo pesanti per essere accettati dalle persone e da territori già martoriati dal cemento, avrebbe esposto. E fin qui tutto normale, anzi normalissimo.