No Gronda
30Lug/110

Protesta in consiglio comunale

Inserito in: no gronda Nessun commento
24Lug/110

In 50.000 a Genova per non dimenticare il G8 del 2001

Guarda le foto su www.opzionezero.com

23Lug/110

Genova 2001-2011 Loro la crisi. Noi la speranza.

Il percorso del corteo di oggiGenova Manifestazione G8 2001-2011Servizio del TG3 Liguria edizione ore 14.00 del 23 luglio 2011

Dalle 15.30 segui la diretta della manifestazione

Dalle 17.30 su Primocanale

22Lug/110

L’agenda di Genova: Europa, grandi opere, beni comuni

di Checchino Antonini da Liberazione del 22.07.11

Ancora resistenti ma non reduci: le lotte per la ripubblicizazione dei beni comuni, per la democrazia nei luoghi di lavoro, contro grandi devastanti opere e contro la finanziarizzazione dell'economia si sono "linkate" dieci anni fa a Genova e da qui denunciano ancora tutta la loro bruciante urgenza. E' per questo che - sebbene ignorato dai gornali cittadini - il dibattito serale tra Ferrero, Rinaldini, la No Tav Nicoletta Dosio e Bersani (quello dell'acqua) riempie all'inverosimile il salone di rappresentanza di Tursi, il municipio, fino alla fine. Quando le duecento persone sciameranno per gli scaloni sarà quasi mezzanotte.

Che Luigi De Magistris, annunciato nel programma, sia trattenuto a Napoli dall'emergenza rifiuti non toglie densità alle relazioni degli oratori interrogati dal cronista di Liberazione e accolti da un giovane impiegato genovese, Carlo Di Bernardo, che, da quasi tre anni, si batte nei comitati anti Gronda, «un'altra autostrada in mezzo alle case, un'opera che non si regge, come la Tav». La città è uno snodo non solo simbolico delle questioni in agenda. «Genova rischia di diventare un crocevia di merci (incombe anche la Tav, ndr) senza luoghi per la produzione - spiega anche Antonio Bruno, capogruppo Prc in consiglio comunale - La trasformazione urbana asseconda il declino e le dinamiche imposte dalla manovra immobilizzano la politica e tendono a vanificare gli esiti referendari».

Per tutte queste ragioni hanno molto da riferirsi Genova e i movimenti. «Perché anche in Valle la lotta è contro un mondo diviso in corridoi per le merci delocalizzate - avverte Nicoletta Dosio - La Tav significa desolazione ambientale, fine di una socialità diffusa e accettabile. Per questo venimmo nel 2001». Per questo è tornata a raccontare della «libera repubblica della Maddalena che si batte contro il partito trasversale degli affari per un altro modello di vita e di lavoro». Dice ancora che le barricate in Valle le hanno chiamate Stalingrado e Saigon, per la capacità di resistenza infinita e per la tensione no global; dice che si sono arrampicati, i valligiani, per i sentieri della lotta partigiana e da lì hanno gridato il nome di Carlo a chi li imbottiva di gas chimici cancerogeni. «Il cantiere è solo un fortino per gli alpini tornati dall'Afghanistan. Anche per questo i popoli che lottano sono fratelli. Appoggiateci nel vostro territorio, nel vostro posto di lavoro».

Anche la battaglia per l'acqua è tutta da vincere dopo il referendum, ma Marco Bersani di Attac vuole ricordare la fine di un ciclo di consenso al liberismo segnata dalla valanga di Sì che ha sconfitto anche il modello unidirezionale dell'informazione televisiva. Anche i presunti depositari della libera informazione hanno ignorato i referendari, nel migliore dei casi li hanno marginalizzati: «Santoro ci voleva in 30, con le bandiere ma in piccionaia, Gad Lerner ci chiese se gli mandavamo un panettiere», ricorda Bersani secondo il quale la manovra è anche una vendetta bipartizan contro i referendum. «Se i mercati finanziari espropriano i luoghi decisionali della democrazia rappresentativa, bisogna sperimentare nuovi luoghi decisionali partecipati dal basso - suggerisce - e giocarsi la partita europea contro il Patto di stabilità». E' l'abbozzo di un'agenda che il leader della minoranza Cgil, Gianni Rinaldini, crede sia da elaborare insieme. Il fatto che ogni ragionamento «impatti con l'Europa monetaria», lo induce a cercare più di una dimensione dentro cui agire contro l'americanizzazione del modello sociale che travolge, con l'ultimo accordo, anche la Cgil deformandola in «sindacato di mercato, funzionale alle macchine da guerra delle imprese».

E' dentro questo contesto disegnato a più voci che Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione comunista, trova che i movimenti in corso siano in sintonia con la chiamata a Genova di dieci anni fa e tendenzialmente maggioritari come dimostrano i referendum. Da qui il rilancio dell'idea di una costituente dei beni comuni: «Uno spazio di relazioni stabili tra i movimenti, non episodiche, che duri e costruisca soggettività». Una proposta che assume il quadro europeo (Ferrero richiama più volte l'agenda e le forme degli indignados) muovendo da un'autocritica iniziata tre anni orsono sulle responsabilità del suo partito nella desertificazione del social forum in nome della governabilità. «Per l'alternativa - dice - non basta che Berlusconi vada all'opposizione. Bisogna avere cura delle lotte, entrare in connessione.

La democrazia e i beni comuni sono i punti centrali su cui costruire i movimenti. Bisogna riprendere la critica dell'economia politica per battere un analfabetismo di ritorno delle masse su certe questioni. Perché non c'è nulla di naturale nella finanziarizzazione dell'economia. Anzi, vanno posti vincoli precisi al capitale finanziario, alle rendite per aprire spazi di democrazia e di demercificazione».

 

21Lug/110

Manifestazione sulla difesa dei beni comuni

GENOVA - Sabato 23 luglio 2011 - manifestazione sulla difesa dei beni comuni

Partenza da Sampierdarena ore 16:00 in piazza Montano in direzione piazza Caricamento

NoGronda apriranno la manifestazione insieme al Comitato Organizzatore e al popolo NoTAV della Val Susa.
Ci sembra una cosa molto bella perchè è la prima volta che ci riconoscono apertamente
una lotta per beni comuni e una storia (ormai sono 2,5 anni).
Sarebbe davvero bello che potessimo essere in tanti con bandiere e striscioni e brochure informative.
Se riuscite tenetevi liberi, il nostro striscione sarà lì davanti.
13Lug/110

Via il container radioattivo da Voltri

Giovedì 14 luglio ore 17
Piazza Bignami in Pra'

Corteo di protesta per rivendicare:

> via il container radioattivo

> via i container da Palmaro

> difesa della spiaggia di Voltri

> no riempimenti a mare per parcheggio di container vuoti

Container vuoti a Ponente ???

NO GRAZIE!!!

Coordinamento Comitati del Ponente
Per il Ponente Comitato per Pra'

 

4Lug/110

Manifestazione industriali per Terzo Valico, No Tav: “Fatelo coi vostri soldi”

Da Genova24.it del 4/07/2011

Genova. E’ iniziata la manifestazione di piazza organizzata dagli industriali genovesi per chiedere la partenza dei lavori per la costruzione del Terzo Valico e a pochi minuti dall’avvio, mentre ancora il corteo si preparava per la partenza in direzione della Prefettura, in piazza De Ferrari sono arrivati alcuni esponenti dei comitati Anti Gronda genovesi, comitato Acqua Pubblica Genova, coordinamento Genovese contro l’Alta Velocità, confederazione Cobas Genova, Movimento 5 stelle, Circolo Nuova Ecologia Legambiente, Movimento Alternativa, Uniti e Diversi.

“Parassiti, fatelo coi vostri soldi”. Questa la scritta che campeggia sullo striscione dei contro-manifestanti, che stanno anche dando vita a un volantinaggio per spiegare la propria contrarietà alla realizzazione del Terzo Valico. .

Accanto agli industriali, invece, sono schierati numerosi politici, sia di centrosinistra che di centrodestra. In prima fila la sindaco di Genova Marta Vincenzi, il presidente Claudio Burlando, l’assessore regionale alle Infrastrutture Raffaella Paita, Graziano Mazzarello, Sandro Biasotti e molti altri.

3Lug/110

Link per seguire la manifestazione NO TAV

Su http://twitter.com

Su Il Fatto Quotidiano

Su YouReporter

Su Repubblica.it

Diretta radio: http://www.radiondadurto.org

2Lug/110

MOVIMENTO 5 STELLE A GENOVA

Il Meet up Amici di Beppe Grillo Genova Gruppo Storico ed il Coordinamento dei Comitati No-gronda, dopo diversi anni di lavoro sul territorio, a fianco dei cittadini e di associazioni e comitati apartitici di Genova, annunciano la nascita del MoVimento 5 Stelle genovese, che lavorerà nei prossimi mesi per la definizione della lista in vista delle elezioni comunali del 2012.

La lista dei candidati sarà composta da cittadini comuni, non iscritti ai partiti ed incensurati; pertanto invitiamo tutti i genovesi che vogliano aiutarci a costruire un'alternativa concreta per la nostra città a partecipare attivamente al nostro percorso di democrazia diretta e condivisione, per superare finalmente le egoiste ed elitarie logiche di partito.

2Lug/110

I diritti prima dei profitti

Difendiamo i beni comuni: i diritti prima dei profitti!

Lunedì mattina gli industriali scenderanno in strada per chiedere che si realizzi il Terzo Valico. Gli industriali piangono miseria! Noi cittadini, anche se in tutta la vita non guadagneremo mai quello che loro guadagnano in un anno, vorremmo fare una colletta per aiutarli ad alleviare i morsi della fame. Purtroppo sanno che quello che ci rimane da dare è troppo poco per il loro insaziabile appetito, e allora (sono le loro parole) vanno "all'assalto dei beni comuni", a partire da quelli primari: il territorio, l'acqua. I referendum appena conclusi hanno però mostrato che i cittadini italiani non tollerano questo sfruttamento! Per questo motivo lunedì saremo in città per ricordare che il terzo valico:

  1. è un'opera inutile, perché non giustificata da ragionevoli previsioni di traffico merci e passeggeri
  2. ha un costo insostenibile, tutto a debito della spesa pubblica e proiettato sulle generazioni future, erodendo ulteriormente risorse dedicabili a scuola, sanità, pensioni e stato sociale
  3. l'esercizio di questa nuova linea sarà sempre passivo, non potrà ripagare l'investimento (e neppure le spese correnti), sarà un debito crescente negli anni che graverà sulle generazioni future
  4. favorirebbe la crescita dell'intreccio perverso partiti-imprenditori-mafie (documentato da indagini della dda): un cancro nel nostro Paese, che le grandi opere alimentano
  5. comprometterebbe l'ambiente e la salute dei cittadini in modo irreversibile, a causa dell'impatto devastante sul territorio attraversato

Perché realizzare un'opera che permetterà ad un container di arrivare una-due ore prima, quando poi, lo stesso container, resta fermo 10 giorni in porto per pratiche doganali burocratiche? È per questo che riteniamo il Terzo Valico un'opera costosissima (oltre 6 miliardi di euro) e sostituibile dagli ammodernamenti delle reti esistenti che da anni chiediamo invano. Questi interventi avrebbero potuto, già adesso, consentirci di andare a Milano in un'ora e di poter movimentare 6 milioni di TEU!

Le sparate di Confindustria sull'utilità di quest'opera, a cui opponiamo i numeri degli esperti di università e politecnici, fanno indignare. La nostra continuerà ad essere una protesta pacifica ma anche assolutamente determinata nel portare avanti le nostre ragioni.

I nostri diritti vengono prima dei loro profitti!

Riferimenti circa gli interessi mafiosi:

Si vedano anche le ragioni del no e le proposte alternative:

Comunicato sottoscritto da:

  • Coordinamento comitati anti gronda genovesi
  • Comitato Acqua Pubblica Genova
  • Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità
  • Confederazione COBAS Genova
  • Movimento 5 stelle – Genova
  • Circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova
  • Movimento Alternativa - Genova
  • Uniti e Diversi - Genova