No Gronda
2Lug/110

I diritti prima dei profitti

Difendiamo i beni comuni: i diritti prima dei profitti!

Lunedì mattina gli industriali scenderanno in strada per chiedere che si realizzi il Terzo Valico. Gli industriali piangono miseria! Noi cittadini, anche se in tutta la vita non guadagneremo mai quello che loro guadagnano in un anno, vorremmo fare una colletta per aiutarli ad alleviare i morsi della fame. Purtroppo sanno che quello che ci rimane da dare è troppo poco per il loro insaziabile appetito, e allora (sono le loro parole) vanno "all'assalto dei beni comuni", a partire da quelli primari: il territorio, l'acqua. I referendum appena conclusi hanno però mostrato che i cittadini italiani non tollerano questo sfruttamento! Per questo motivo lunedì saremo in città per ricordare che il terzo valico:

  1. è un'opera inutile, perché non giustificata da ragionevoli previsioni di traffico merci e passeggeri
  2. ha un costo insostenibile, tutto a debito della spesa pubblica e proiettato sulle generazioni future, erodendo ulteriormente risorse dedicabili a scuola, sanità, pensioni e stato sociale
  3. l'esercizio di questa nuova linea sarà sempre passivo, non potrà ripagare l'investimento (e neppure le spese correnti), sarà un debito crescente negli anni che graverà sulle generazioni future
  4. favorirebbe la crescita dell'intreccio perverso partiti-imprenditori-mafie (documentato da indagini della dda): un cancro nel nostro Paese, che le grandi opere alimentano
  5. comprometterebbe l'ambiente e la salute dei cittadini in modo irreversibile, a causa dell'impatto devastante sul territorio attraversato

Perché realizzare un'opera che permetterà ad un container di arrivare una-due ore prima, quando poi, lo stesso container, resta fermo 10 giorni in porto per pratiche doganali burocratiche? È per questo che riteniamo il Terzo Valico un'opera costosissima (oltre 6 miliardi di euro) e sostituibile dagli ammodernamenti delle reti esistenti che da anni chiediamo invano. Questi interventi avrebbero potuto, già adesso, consentirci di andare a Milano in un'ora e di poter movimentare 6 milioni di TEU!

Le sparate di Confindustria sull'utilità di quest'opera, a cui opponiamo i numeri degli esperti di università e politecnici, fanno indignare. La nostra continuerà ad essere una protesta pacifica ma anche assolutamente determinata nel portare avanti le nostre ragioni.

I nostri diritti vengono prima dei loro profitti!

Riferimenti circa gli interessi mafiosi:

Si vedano anche le ragioni del no e le proposte alternative:

Comunicato sottoscritto da:

  • Coordinamento comitati anti gronda genovesi
  • Comitato Acqua Pubblica Genova
  • Coordinamento Genovese contro l'Alta Velocità
  • Confederazione COBAS Genova
  • Movimento 5 stelle – Genova
  • Circolo Nuova Ecologia Legambiente Genova
  • Movimento Alternativa - Genova
  • Uniti e Diversi - Genova
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