No Gronda
24Dic/140

Buon Natale e un felice anno nuovo

Il Coordinamento dei Comitati NoGronda

coglie l'occasione per augurare a tutti un sereno Natale e un grandioso 2015.
E per augurare ai genovesi
un futuro “diverso”,
fatto di attenzione per le persone e per il territorio,
di rispetto per la salute,
di attenzione per i bambini, per gli anziani,
di cura per i più deboli.

Ed è per questo che nel prossimo anno
l'attenzione, l'informazione e le critiche,
nei confronti dei nostri amministratori
saranno ancora maggiori.

Perché pensiamo che esiste un percorso alternativo,
in grado di permettere alla città di Genova e alla nostra regione,
di garantire a noi e a chi ci seguirà,
quella qualità della vita
che oramai da troppi anni ci viene negata.

Buon Natale e un felice anno nuovo.

19Dic/140

Consiglio municipio Valpolcevera del 17.12.2014

Un Consiglio... molto imbarazzante!
Questa mattina ho deciso di “rubare” un po' di tempo al mio lavoro e di andare a seguire una seduta del consiglio municipale del Municipio Valpolcevera, con all'ordine del giorno il tema delle recenti alluvioni e della sistemazione del territorio e con la presenza di due ospiti, quali l'assessore ai lavori pubblici del Comune di Genova, Gianni Crivello, e il sindaco Marco Doria. L'argomento oltre che molto attuale si prefigurava anche interessante, tanto che la presenza dei cittadini era cospicua.

Dopo una breve presentazione del presidente e dell'assessore, con una elencazione dei vari danni che hanno colpito la nostra città e in particolare la Valpolcevera, con i recenti eventi alluvionali, l'assessore elenca i numeri dei millimetri di pioggia e dei soldi che andranno spesi per le “somme urgenze”, cioè i lavori messi subito in programma. Si parla di decine di milioni di euro. Quindi, come da prassi, viene data la parola ai singoli consiglieri affinchè possano esporre il loro pensiero in merito all'argomento all'ordine del giorno.
Mi colpiscono, a questo punto, le osservazioni di alcuni consiglieri dell'opposizione che, evidenziano come, ormai da anni, si continui a parlare di prevenzione, senza mai in realtà farla. E questo appare evidente: il caso del torrente Bisagno costituisce un esempio lampante!
E mi colpisce anche un'altra cosa: come sia possibile che a pochi giorni da due eventi disastrosi, che hanno dimostrato in maniera inconfutabile come il nostro territorio sia fragilissimo, si continui a parlare di “grandi opere”. Viene fatto un accenno alla frana che, a Fegino, avrebbe causato il deragliamento del treno “freccia bianca”. Frana derivante proprio da un cantiere del terzo valico, dove un versante è stato disboscato e la terra, intrisa di acqua, si è riversata sui binari: una tragedia sfiorata per poco!
Si parla anche di gronda autostradale, altra opere faraonica che insieme al terzo valico raggiunge una spesa di circa 10 miliardi di euro.
E come il nuovo tratto autostradale tra Voltri e Bolzaneto – la gronda appunto - vada ad interessare proprio quelle zone che più hanno subito danni durante l'ultimo evento: la Val Cerusa, alle spalle di Voltri e l'area in prossimità del casello autostradale di Genova-Bolzaneto, dove l'intera collina si sta muovendo e dove i lavori fatti, poco tempo fa, dalla stessa società Autostrade per il contenimento della frana sono risultati inutili.
Vengono poste diverse domande al sindaco, viene chiesto perché le ingenti cifre destinate a queste opere che oramai sempre più persone considerano inutili e dannose, oltre che costose, non siano indirizzate invece verso il risanamento del territorio e la sua messa in sicurezza.

Viene quindi data la parola al sindaco di Genova. Che inizia a parlare e che, dopo un breve contrasto con uno dei consiglieri, si getta in un lungo e vagamente generico discorso sui fenomeni piovosi, per poi passare alle opere sul Bisagno, allo scolmatore (ma lo sa che quella è un'altra valle?), ai danni di Montoggio (?) al problema dello stanziamento dei fondi, al fatto che il Comune non ha molte risorse, che ci deve pensare il Governo, etc., etc.
Tutti i presenti aspettano una risposta, aspettano di sapere dal sindaco perchè proprio la delibera sulla gronda autostradale, che doveva passare all'approvazione dei municipi interessati, forse non ci passerà.

Qualcuno dice perché in alcuni municipi potrebbe non esserci la maggioranza sufficiente per dare il parere favorevole...
Qualcuno comincia a pensare che forse, a questo punto, bisognerebbe fare un passo indietro.
Eppure, nessuna risposta.
L'imbarazzo del sindaco, nel non rispondere, pareva evidente.
Tanto che lo ha trasmesso anche ai suoi uditori.
Imbarazzo.
Tanto che anche io ho provato lo stesso sentimento, oltre tanta, troppa, delusione.
17Dic/140

Dalla battaglia della Gronda a via Fieschi

Ieri la maggioranza del consiglio comunale di Genova ha confermato, ostinatamente, la propria intenzione di procedere con l’approvazione del progetto definitivo della Gronda di Ponente.

Abbiamo nuovamente sottolineato le insufficienti indagini e soluzioni per il trattamento delle rocce amiantifere, il tombinamento di alcuni rivi, la posa in alveo di alcuni piloni, lo slurrydotto (un fangodotto di materiale amiantifero) che verra’ posato nell’alveo del torrente Polcevera con piu’ di 500 piloni, l’impatto non decisivo sul traffico del nodo stradale genovese (solo il 20 per cento e’ di attraversamento), la riluttanza del ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi nel procedere ai consistenti aumenti di pedaggi autostradali, la titubanza della stessa Società Autostrade, le ricorrenti alluvioni che hanno coinvolto il territorio genovese.

Tre anni fa contrastai duramente l’approvazione del progetto preliminare. Non ho cambiato opinione.

Ho proposto di valutare una moratoria delle opere piu’ impattanti (Gronda e Terzo Valico prima di tutti, ma anche parcheggi come quello di Bosco Pelato e via Cadighiara) e l’utilizzo delle risorse per il risanamento idrogeologico e sociale della nostra città.
Ho proposto di procedere con le opere che tutti i soggetti coinvolti nel dibattito pubblico hanno condiviso come il rifacimento del nodo di San Benigno e la rettifica dell’autostrada A7.
Tutto inutile: Pd, Pdl, Udc, gruppo misto (progresso ligure), lista Musso non sentono ragioni.
Per loro 3 disastrose alluvioni in un mese non modificano in nessun modo la loro politica.
E’ un peccato.

A questo punto sarebbe opportuno che tutti i soggetti che vogliono una politica a favore del territorio si coalizzassero, abbandonando gli orgogli di partito.

Questo e’ momento per poter provare a vincere le regionali.
Tirarsi indietro per logiche autistiche sarebbe un grande favore al Partito del Cemento.

Antonio Bruno
Capogruppo Federazione Sinistra Comune di Genova

Comunicato stampa