Tagli ferrovie, penalizzate Val Polcevera e Valle Scrivia
Comunicato Stampa - a cura del WWF LIGURIA
Tagli al servizio ferroviario: ancora una volta penalizzate Val Polcevera e Valle Scrivia!
Come purtroppo ci si poteva aspettare, alla fine la Regione Liguria, dopo aver tentato di tagliare su altre linee incontrando la giusta protesta di comitati di pendolari, cittadini e sindaci, non ha trovato di meglio che pensare di tagliare il servizio ferroviario sulla linea Genova- Busalla/Isola.
E' incredibile che una linea che fornisce un servizio fondamentale all'area urbana genovese della Val Polcevera, ai tanticomuni limitrofi della provincia e a tutta la zona della Valle Scrivia che gravita sul capoluogo ligure, venga trattata da Regione, Provincia e Comune come una tratta di secondaria importanza.
Mille luci per villa Sanguineti
Villa Sanguineti
via dei Molinussi, 9 Genova
Giovedì 24 maggio 2012
Visualizzazione ingrandita della mappa
I bambini piu piccoli della scuola Primaria e i più grandi della scuola Materna trascorreranno una notte a scuola...
Proprio in quella scuola che rischia di chiudere per far posto al Terzo Valico.
Noi la terremo illuminata, tutta la notte!
Chiediamo a tutti quelli che hanno a cuore il futuro della scuola e della Valpolcevera,
di illuminare, quella stessa sera,
tutti i nostri quartieri con una candela posta sui davanzali delle vostre finestre e balconi.
Dalle ore 21.00 alle ore 22.00
Mille luci per dire no al terzo valico in Val Polcevera!
Gronda di Ponente: la parola “Lavoro” che giustifica lo scempio – M5S Genova
Genova - 9 marzo 2012 - di Mauro Muscarà
In riferimento alle dichiarazioni pubblicate su diversi giornali, televisioni e siti web genovesi (*), vorrei ricordare al "compagno" Miroglio che nello statuto della Cgil, oltre alla "tutela dei lavoratori e delle lavoratrici", nell'art.2 si enuncia quanto segue :" La Cgil ispira la sua azione alla conquista di rapporti internazionali in cui tutti i popoli vivano insieme nella sicurezza e in pace, impegnati a preservare durevolmente l'umanità e la natura, liberi di scegliere i propri destini ...".
Come può dunque il primo sindacato italiano sostenere la realizzazione di grandi opere come la Gronda ? E soprattutto giustificando questa posizione come il solo modo di uscire dalla crisi ?
Non si può accettare una grande opera solo perché crea lavoro, ma bisogna analizzare l'utilità della stessa e di quelle che sono le ricadute sulla salute dei cittadini e dell'ambiente.
Inviterei Miroglio a mettere da parte gli interessi del partito vicino alla sua organizzazione sindacale, documentandosi su quelli che saranno gli effetti devastanti sulla Valpolcevera ed il Ponente genovese di questa assurda opera. Ci sono dati trasportistici che in modo inequivocabile dimostrano l'inutilità della Gronda e dati geologici che mettono in evidenza i rischi di contaminazione da amianto che i cantieri della Gronda produranno su un bacino abitativo di oltre 70.000 persone. Lo pregherei di non fare politica, perché questa non è la missione del sindacato, ma bensì di sedersi ad un tavolo e magari parlare con chi sostiene che esistono altri modi per creare lavoro senza togliere ad alcuno il diritto ad una vita più sostenibile.
Mi auguro quindi che le sue affermazioni siano dettate dalla disinformazione che ha su questo argomento, e lo invito a venire in Valpolcevra per un'incontro con chi, da ormai due anni, si batte giorno dopo giorno per tutelare il diritto alla salute dei propri figli, non secondo allo stesso sacrosanto diritto di lavorare.
Molti anni fà, in piena crescita economica, a Casale Monferrato una promettente fabbrica dava lavoro a tantissima gente e garantiva, come dice il "compagno Miroglio", le "politiche d'investimento".Ora le famiglie degli oltre tremila morti di mesotelioma rimangono con la consolazione di una tardiva sentenza, che condanna chi in nome del progresso e dello sviluppo ha tolto loro affetti e sogni.
Vogliamo poi ricordare le battaglie del suo sindacato quando sosteneva la fabbrica della morte in Val Bormida?
(*) Riferimenti: Il Giornale, Il Giornale, Genova 24, Città di Genova, Primocanale
Comunicato stampa del 6 ottobre 2010
C'e' chi libera le trivelle (ma se ve la riprendete, vi facciamo passare volentieri), e chi difende la liberta' di respirare, correre e giocare dei propri figli.
Chi difende il territorio, bene prezioso di tutti, esclusivo di nessuno.
C'e' anche chi richiede ai politici la capacita' di affrontare i problemi, mettendo al centro il benessere delle persone e non interessi personali o di questo o quel gruppo imprenditoriale.
Chi difende tutto questo siamo noi
E ci dispiace che abbiano male informato il dott. Castellucci, ma siamo decine di comitati con centinaia di persone; nei comitati, poi, ci sono persone di tutta Genova, che temono per la salute e osteggiano le speculazioni.
Ci sorprendiamo, invece, che sia uscito sui giornali un privato, potente, ma privato, minacciando interventi delle forze dell'ordine sul terreno di altri privati cittadini, infinitamente meno potenti, ma uguali davanti alla legge.
Questi sono solo gli antipasti di cosa sara' riservato a noi e ai nostri territori .
Comitati Antigronda Ponente e Valpolcevera
PS: le forze dell'ordine le abbiamo gia' chiamate noi, per difenderci dagli abusi
Salviamo la Valpolcevera
Salviamo la Valpolcevera - NOGRONDA Genova from I Love Genova on Vimeo.