No Gronda
25Nov/130

Bolzaneto-San Biagio: stoccaggio delle terre di scavo

Bolzaneto, San Biagio: 70000 m3 di detriti dal Terzo Valico, rischio amianto

Residenti preoccupati per lo stoccaggio delle terre di scavo, potenzialmente amiantifere, a pochi metri di distanza dalle abitazioni; ma Bernini smentisce. Intanto nella stessa zona potrebbe sorgere anche il deposito delle rocce provenienti dalla Gronda

31 ottobre 2013

Il campo base CLB 4, villaggio con dormitorio, mense e altri servizi logistici per gli operai del Terzo Valico – inizialmente previsto a Bolzaneto, in via Santuario di Nostra Signora della Guardia, sotto l’abitato di San Biagio (costruito a seguito della bonifica dei terreni della Erg) – cambia destinazione in corso d’opera e si trasforma in deposito di materiali semilavorati e attrezzature, previo stoccaggio di circa 70 mila metri cubi di terre di scavo potenzialmente amiantifere. I lavori di disboscamento e pulizia dell’areaadiacente al cimitero della Biacca sono partiti da circa un mese (come documentato da Era Superba) ma solo grazie all’interessamento dei cittadini e del Comitato San Biagio-Serro è possibile fare luce sulla vicenda. Da parte delle istituzioni, infatti, si registra un silenzio assordante indice di un deficit di trasparenza, per noi alquanto significativo, riguardo alla gestione della grande opera ferroviaria a livello locale.

14Mag/110

Sori, una valle intera sara’ coperta dai detriti che arrivano dalla Gronda

Da Repubblica.it del 13.05.2011 di Marco Preve

SORI - Riempite tre volte e mezzo lo stadio di San Siro con terre e rocce degli scavi per la Gronda, mescolatele con quelle di altri cantieri e poi rovesciate il tutto nella riviera di levante. Sono questi gli ingredienti per una ricetta un po' indigesta: il tombamento di un' intera valle a due passi dal mare, nei comuni di Sori e Pieve. La valle è quella creata dal Rio Cortino, che a dispetto di un nome che fa tenerezza, deve essere messo in sicurezza da trent' anni e passa. Non perché sia nato cattivo, ma perché negli anni ' 70, quando sopra una prima discarica di detriti provenienti dall' autostrada, vollero crearne una seconda, lo "intrappolarono" dentro due tunnel di cemento troppo stretti e sempre mezzi ostruiti, così da esser sempre a rischio esondazione. E alla fine, anche se sembra un paradosso, per eliminare i pericoli creati da due precedenti riempimenti, si è deciso di effettuarne un terzo. Due milioni di metri cubi di terre e rocce (il progetto parla di un milionee 700mila metri cubi più il 15% una volta effettuato il compattamento). Ma in una Liguria in cui la sensibilità ambientale aumenta pur senza tenere il ritmo dei progetti che cementificano il territorio, un' operazione di questo genere non poteva che sollevare dubbi e polemiche, che nei prossimi giorni prenderanno forma in un comitato durante un incontro pubblico a Sori. Nelle scorse settimane i comuni di Sori e Pieve Ligure hanno sottoscritto un accordo di programma che prevede, una volta effettuato il riempimento, il miglioramento e potenziamento dei campi da calcio e tennis esistenti, più posteggi per 400 auto, oltre a quattro capannoni artigianali che qualcuno spera di trasformare in commerciali, nonostante il veto del piano regionale. Il riempimento della valle garantirà un introito di 12 milioni di euro a chi realizzerà la discarica e la gestirà (dopo una gara d' appalto che gli amministratori sperano possa avvenire entro fine anno). Sori ci guadagnerà anche due ponti e l' abbattimento dei tre attuali: «I due nuovi saranno realizzati davanti al teatroe alla piscina- spiega il sindaco di Sori Luigi Castagnola -. I primi 500mila metri cubi arriveranno da Bolzaneto dalla Gronda, abbiamo fatto un accordo con Autostrade ad un prezzo basso, poco più di un euro a metro cubo. Ma gli altri garantiranno un' entrata di 12 milioni. Per i comuni è un' occasione importante per mettere a posto le casse ed effettuare lavori necessari. Il rio Cortino verrà rialzato e scorrerà in superficie, anche se sotto saranno realizzate tubature in grado di far defluire le acque filtranti. Per evitare il passaggio di camion in paese, verrà realizzata una piazzola in autostrada dove i camion scaricheranno in una tramoggia e un nastro trasportatore convoglierà le terre in discarica». Ma i cittadini contrattaccano: il tombamento - una coltre lunga un chilometro e spessa anche 49 metri - seppellirà centinaia di ettari di vegetazione (lecci in particolare); l' assetto idrogeologico della zona sarà sconvolto; arriveranno terre contenenti amianto (ma il sindaco nega); la discarica non è prevista nel piano regionale ad hoc e neppure in quello della gronda di ponente; manca una valutazione di impatto ambientale; si teme che la gestione possa essere affidata all' impresa Ecoge - coinvolta in indagini per reati contro la pubblica amministrazione a Genova - che ha già realizzato lavori di sistemazione del rio la cui qualità è stata contestata dal consigliere Gianbattista De Bilio («non è vero, quello che dovevano fare lo hanno fatto bene», replica Castagnola); impossibile intercettare le acque in superficie, continueranno a infiltrarsi e il problema sarà lo stesso di 40 anni fa; dopo i detriti della Gronda da dove arriveranno le altre centinaia di migliaia di metri cubi? La battaglia del rio Cortino è iniziata.