No Gronda
11Dic/110

Per la Gronda, rischio amianto nelle polveri dei cantieri

Da IlSecoloXIX dell'11/12/2011 di Daniele Grillo

La denuncia dell'ex assessore e ingegnere Mauro Solari: filtri inadeguati nei progetti

«ESISTE un grave rischio di inquinamento atmosferico da polveri di amianto». Particelle generate dalla movimentazione del materiale di scavo che i filtri "scrubber", inseriti nel progetto di Autostrade per l'Italia (Aspi), non sarebbero in grado di trattenere. Amianto significa veleno per i polmoni, rischio di aumento, negli anni successivi all'avvio dei cantieri per la costruzione della Gronda di Ponente, dell'incidenza di tumori polmonari.

La denuncia è di Mauro Solari, ingegnere chimico e ex assessore provinciale, che ha analizzato per conto del comitato No Gronda la parte del progetto di Aspi sulla gestione delle rocce amiantifere, la cui presenza in quantità considerevoli non è mai stata negata. Per Solari «non è tecnicamente possibile adottare filtri sicuri al cento per cento», e «le stesse precauzioni adottate per salvaguardare la salute dei camionisti, protetti da sistemi antifiltraggio simili a quelli che si utilizzano nelle sale operatorie, non vengono adottate per difendere i cittadini». «Se così fosse, significherebbe che 250 mila genovesi - tanti abitano nelle zone dei cantieri - rischieranno seriamente di respirare amianto».

L'ultimo allarme, il comitato No Gronda lo lancia nella riunione di aggiornamento sul ricorso al Tar presentato attraverso l'avvocato Daniele Granara contro la costruzione dell'autostrada. Un ricorso depositato diversi mesi fa ma quantomai "in itinere", perché a documentazione, nel frattempo che l'iter progettuale prosegue, si aggiunge documentazione.

Tanto che il comitato ha già impugnato la bellezza di dieci atti firmati da enti e ministeri. La prevista costruzione da parte di Società Autostrade della galleria autostradale, dal diametro di
scavo più grande al mondo, secondo il comitato No Gronda porterebbe in superficie «18 milioni di tonnellate di rocce potenzialmente amiantifere». «Un rischio di inquinamento atmosferico enorme per otto anni di lavori ipotizzati», denuncia it portavoce del comitato Paolo Putti. La risposta di Società Autostrade è affidata ad Alberto Selleri, responsabile della funzione realizzazione infrastrutture: «I filtri che utilizzeremo garantiranno la sicurezza dei cittadini, e tutto si svolgerà in ambienti chiusi e senza contatto con l'esterno. Il progetto di cantiere è stato esaminato con l'aiuto dello studio Scansetti, tra i massimi esperti in materia. Il materiale potenzialmente amiantifero, preciso, è di 2,3 milioni di tonnellate».

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