No Gronda
31Dic/110

Genova 5 Stelle

Da BeppeGrillo.it

Nel 2012 si terranno le elezioni in molti importanti Comuni italiani. Il MoVimento 5 Stelle sarà presente quasi ovunque, da Palermo a Gorizia, da Verona a Genova, da Monza a Carrara. Le regole per creare una lista a 5 Stelle sono semplici. Essere residenti nel Comune, essere incensurati, non essere iscritti a un partito politico e non aver compiuto due mandati. Oggi si presenta la lista del MoVimento 5 Stelle di Genova. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure. 

Trasporto pubblico, Centrale a carbone e inceneritore
Ciao a tutti gli amici del blog di Beppe Grillo, io sono Paolo Putti, il portavoce del MoVimento 5 Stelle di Genova. Io qua sono nato e assieme a altri vi accompagnerò a vedere i problemi e le soluzioni su cui stiamo lavorando, ma soprattutto vorremmo lavorare con i cittadini.Mobilità, ci sono moltissime aree blu, quindi zone a pagamento per la macchina. Sul trasporto pubblico scopriamo che c’è uno dei biglietti più cari d’Italia, che sono state tagliate numerose corse, che il trasporto pubblico è in profonda crisi. Per esempio, con un biglietto molto alto chi ha bisogno di fare poche fermate non ha una risposta tariffaria adeguata. Quello su cui stiamo ragionando è l’idea di avere un trasporto pubblico che possa essere "ripubblicizzato", visto che la privatizzazione non ha assolutamente funzionato a Genova.
E vorremmo ragionare sull’ipotesi, come in altre città europee, di far sì che il trasporto pubblico possa essere gratuito, soprattutto per chi non ha la possibilità di pagarsi altri mezzi di trasporto. Le metropolitane di superficie a Genova risolverebbero tanti problemi del traffico e permettere a chi lavora da spostarsi rapidamente da un posto all’altro. L’introduzione di autobus ibridi, quindi elettrici ibridi, perché eliminerebbe parzialmente l'inquinamento che anche a Genova nonostante il vento si fa sentire.

Buongiorno amici del blog, sono Diletta Botta, ci troviamo nei pressi della Lanterna di Genova , il simbolo della nostra città. Quella che vedete alle mie spalle è una vecchissima centrale termoelettrica che funziona a carbone come nel 1800 e laggiù in fondo ci sono le montagne di carbone destinate a alimentare la centrale, che molti medici sostengono provocare ogni anno tumori polmonari nei cittadini genovesi. Adesso si parla di levarla, a noi piacerebbe che al suo posto fosse progettata una centrale a energie rinnovabili insieme all’ottimizzazione dei consumi del porto, invece sui giornali di Genova si parla di fantascientifiche centrali alimentate a noccioline. È tutto dire se pensiamo il viaggio che devono fare le noccioline dalle Barbados fino a qua! Un altro problema legato al porto sono i fumi delle navi che raggiungono le abitazioni.
E ora parliamo di rumenta. Facendo salvo che il miglior sistema sarebbe quello di produrre meno rifiuti inutili, a Genova la differenziata arriva solo al 30%, quando una legge europea prevede il 50%. Il MoVimento 5 Stelle vuole che la raccolta sia fatta porta a porta, questo sistema porterebbe l’aumento di posti di lavoro e raddoppierebbe la differenziata, invece vogliono costruire un termovalorizzatore da qualche parte, ora a Scarpino, ora addirittura galleggiante, che brucerà spazzatura producendo diossine. In questo modo attireremo spazzatura da tutta Italia e vanificheremo la possibilità di fare la differenziata. Bruciamo le risorse invece di riutilizzarle, a partire da quelle economiche visto che costerà 200 milioni di Euro senza creare posti di lavoro stabili. E basta!

PUC e Comune trasparente
Buongiorno, mi chiamo Alessandro Ravera e mi occupo di storia dell’urbanistica. Ci troviamo in una delle piazze più antiche della città, ancora oggi luogo di incontro e di scambio, ancora oggi una delle piazze più belle di questa città. In questi giorni è stato presentato il nuovo PUC, ovvero il piano regolatore,il complesso delle norme che regoleranno lo sviluppo di questa città nei prossimi dieci anni. Nelle intenzioni di chi lo ha ideato dovrebbe promuovere la riqualificazione di Genova e risolverne i problemi di viabilità e di vivibilità. È molto importante capire che quanto è stabilito dal PUC influisce pesantemente sulla vita di tutti i giorni di tutti i cittadini, sulla loro ricchezza e sulla loro sicurezza ed è per questo che noi abbiamo cercato di studiare quanto queste norme influiranno sulla Genova del futuro.
Ebbene la Genova del futuro sarà composta soprattutto da torri residenziali e centri commerciali, non si tratta di interventi che si inseriscono nel tessuto cittadino. La normativa favorisce la concentrazione edilizia snaturando interi municipi e favorendo un brusco calo del valore immobiliare degli immobili circostanti. Sarebbe stato meglio interpretare la città preesistente, in questo modo si sarebbe dato un impulso alla piccola impresa tanto nel commercio quanto nell’edilizia. Insomma questo piano regolatore non ci convince e non risponde alle nostre aspettative. L’ex mercato di Corso Sardegna rappresenta il simbolo di questa situazione di degrado. Si tratta di una struttura molto vicina al centro e sarebbe utilissima per lo sviluppo di un intero quartiere, eppure rimane arenata per via di interessi contrapposti che hanno fatto sì che non si sia riuscito a trovarne una destinazione d’uso adeguata.
Sono Stefano De Pietro del MoVimento 5 Stelle di Genova. Il comune che mi piacerebbe funziona molto di più sul web in modo che tutti possano usufruire dei certificati, di tutti i servizi senza doversi muovere da casa, anche questo fa parte di una buona viabilità stradale: non muoversi è il miglior modo di muoversi.
Vorrei un Comune completamente trasparente che pubblichi non solamente i bilanci, ma proprio la contabilità particolare in modo che tutti possano verificare come sono spesi i soldi pubblici fattura per fattura. Mi piacerebbe che fosse possibile anche per tutte le aziende collegate al comune, perché in fondo mi piacerebbe che fosse possibile anche per tutte le aziende collegate al Comune perché anche le aziende collegate gestiscono soldi pubblici di tutti i cittadini ed è incredibile che i loro bilanci siano blindati dietro al fatto di essere società di diritto privato. Anche la connessione a Internet è una cosa importantissima, tutti i cittadini devono avere il diritto di essere collegati a Internet in qualsiasi punto della città e in qualsiasi appartamento. A questo fine il sistema potrebbe essere studiato attraverso dei collegamenti condominiali in modo che i condomini e quindi i cittadini si rendano partecipi della possibilità di trasmettere e ricevere Internet in qualsiasi punto della città.

Aree Blu e la Gronda
Abbiamo aree blu ovunque, sembrano diventate più un sistema di finanziamento che un sistema per impedire o meglio per scoraggiare le macchine di venire in centro. In fondo erano nate con lo scopo di disincentivare l’uso della macchina, ma ormai sono arrivate anche nei quartieri residenziali, Albaro, a San Fruttuoso in questi giorni abbiamo visto cos’è successo.Non soltanto l'esistenza delle aree blu è in discussione, ma anche come sono state realizzate, abbiamo visto esempi di aree di strisce blu addirittura disegnate sopra i marciapiedi impedendo a disabili e a mamme con carrozzine di riuscire a transitare. È una cosa veramente scandalosa.
Il problema dei posteggi deve avere una soluzione comune, non può essere una cosa che cala da Tursi e dall’alto verso i cittadini, è una soluzione che deve essere trovata insieme ai cittadini. Sarebbe anche l’ora di smetterla di costruire posteggi per le macchine in centro perché in questo modo non viene incentivato l’uso dei mezzi pubblici ma, anzi, si spinge le persone a utilizzare l’auto.
Sono Davide Spinella e sono un ingegnere e un cittadino genovese. Vi volevo parlare di viabilità e in particolare della cosiddetta Gronda autostradale di Genova, un’opera di cui è prevista la realizzazione all’interno del territorio genovese e che andrà a aggredire un territorio, quello ligure, che già ad oggi presenta un indice di cementificazione che è il più alto in Italia, con un rapporto tra superficie occupata da autostrade rispetto alla superficie del territorio che è più del doppio della superficie occupata dalla Regione che è al secondo posto di questa triste classifica della cementificazione.
La Gronda autostradale è a tutti gli effetti una nuova autostrada costruita dentro la città. Ha una lunghezza di circa 28 chilometri e andrà a posizionarsi in un territorio molto fragile dal punto di vista idrogeologico dove sono già presenti frane attive, corsi d’acqua sotterranei e sorgenti di cui nessuno può prevederne il mantenimento. Questa opera, fortemente voluta dai cosiddetti poteri forti della nostra città, è stata criticata da tutti gli esperti che hanno partecipato al dibattito pubblico. Esempio sono stati gli interventi della dottoressa Vitadini dell’Università di Venezia, i professori Ponti e Bera del Politecnico di Milano, dell’Istituto nazionale di urbanistica e dei medici per l’ambiente, che hanno confermato la pericolosità di questa opera in termini di salute e di danno all’ambiente. Sono previsti 10 milioni di metri cubi di materiale di scavo, di questi più di 5 milioni conterranno serpentinite, cioè roccia amiantifera e stiamo parlando di amianto, quindi un materiale molto pericoloso. Un altro dato che vogliamo sottolineare è che il 75% del traffico che troviamo sull’intera autostrada ligure è traffico di tipo metropolitano, quindi un traffico che facilmente può essere eliminato rafforzando il sistema di trasporto pubblico. Le alternative alla realizzazione della Gronda che il MoVimento 5 Stelle fa sue sono il rafforzamento del sistema di trasporto pubblico, la realizzazione di metropolitane di superficie per collegare il centro al ponente e alla Val Polcevera e lo spostamento del traffico merci dai camion alla rotaia oggi è inferiore al 10%, la realizzazione della strada a mare con i collegamenti per la strada di sponda destra e sinistra del Polcevera e la realizzazione di parcheggi di interscambio da costruire fuori dal centro cittadino vicino agli svincoli autostradali e alle stazioni di metro e di ferrovie. Quello che noi diciamo è che questi 5 miliardi di cui è prevista la spesa per questa grande opera potrebbero essere utilizzati per queste opere minori che sicuramente potrebbero dare risultati in tempi brevi, dare lavoro alle ditte locali e soprattutto non comportare gravi danni che la Gronda potrebbe comportare in termini di salute e di danno all’ambiente e fare in modo che una grossa quantità di soldi che sarebbe sprecata sia indirizzata verso le reali necessità della nostra città: le scuole, gli edifici ospedalieri, i servizi socio – assistenziali, la ricerca e l’occupazione.
Questo è Palazzo Tursi, è il cuore della città dove ha sede il Comune di Genova, finisce il nostro giro, ma inizia il viaggio per riprendersi questo luogo, cittadini di Genova unitevi a noi, andiamo a riprenderci il nostro Comune.

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